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Il paese delle meraviglie e il "biancomangiare"

Da Labandadeibroccoli
Ci siamo imbarcati e, parafrasando Verdone, sembrava quasi un “...cargo battente bandiera Liberiana”! Ci spieghiamo meglio non è che la nave fosse vecchia o particolarmente sporca o cose del genere è che era terribilmente leeenta, lenta come una nave a vapore, lenta come una nave trascinata da 100 piccoli criceti che corrono su 100 piccole ruote e il fatto poi che dovessimo passare la notte su delle scomodissime poltrone di pelle umana non aggiungeva certamente piacere al viaggio.La traversata verso la Sicilia non era certo cominciata come ci aspettavamo e le carezze notturne delle onde ci hanno dato il colpo di grazia.Ma ci aspettava il “paese delle meraviglie” e il viaggio non è stato altro che la “pregustazione di un piacere” lungo una vacanza. l triangolo di terra ai piedi del nostro stivale è stata una sorpresa continua e un piacere costante per ognuno dei cinque sensi. Di ogni luogo potevi accarezzare la sabbia e le pietre millenarie,potevi sentirne gli odori, gustarne i sapori e ammirarne i colori; il tutto nelle infinite sfumature che uomo e natura creano mescolandosi insieme, compenetrandosi guidati dal Sole, Deus ex Machina di uno spettacolo che si ripete quotidianamente e che ogni giorno racconta una storia differente.Uno dei primi regali che la Trinarcria ci ha fatto al nostro arrivo è stato il “Biancomangiare” e.. Lola, questa ricetta la dedichiamo a te!...Ha origini lontane il “biancomangiare”, pare che sia arrivato in Italia dalla Francia nel XII secolo. È un dolce che unisce l'Italia ce n'è una versione in Valle d'Aosta, una in Sicilia, nella zona di Modica (Ragusa) noi vi proproniamo la ricetta siciliana. Naturalmente attendiamo la versione valdostana.Questo è il biancomangiare che abbiamo mangiato in Sicilia, nella Val di Noto (di cui vi narreremo le meraviglie prossimamente!).Questa è  la ricetta che ci ha dato una signora del posto:1 litro di acqua250 gr di pasta di mandorle90 gr di amido1 buccia di limonecioccolato fondente q.b.stecca di cannella a piacere

Versare in una casseruola un litro d'acqua e  un panetto da 250 gr di pasta di mandorle, far sciogliere a fuoco moderato il tutto aggiungendo poi l’amido e la buccia di limone, mescola di continuo con un cucchiaio di legno fino ad ebollizione.  Lasciar bollire per un minuto. Togliere la buccia del limone e versare il composto in deglistampini (una decina)  Lasciar raffreddare prima di riporli in frigo dove devono rimanere almeno 4 ore.Potete guarnire il tutto con: del cioccolato fondente (di Modica sarebbe il top!) sciolto a bagnomaria aromatizzato magari con una stecca di cannella della granella di pistacchi (attenzione bisogna usare i pistacchi da pasticceria quelli pelati e non salati!) foglioline di menta fresca e scorza d'arancia. Potete anche non guarnirlo affatto e mangiarlo in “purezza” che è buono da morire comunque.E poi un consiglio, mentre lo mangiate chidete gli occhi e lasciatelo sciogliere in bocca, respirate piano piano, non è uno scherzo è una magia, davvero!

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