di Maria Pia Caporuscio. L’Italia è la più grottesca nazione del vecchio continente per colpa di quella massa di scimmie ammaestrate che la dirige. In quale altro paese cosiddetto “civile” il Parlamento non costringe alle dimissioni qualcuno che si sia macchiato di un qualsivoglia reato? Tranne che nel nostro paese, a nessun inquisito è permesso far parte delle istituzioni, in ogni e qualsiasi paese del mondo. Nonostante ciò i nostri politicanti hanno la presunzione di esigere rispetto sia dalla popolazione, che dagli altri paesi. Gli italiani tengono a far sapere al mondo di dissociarsi da chi li governa. Almeno la metà della popolazione condanna senza indugi chiunque compie dei crimini e ancor più se a commetterli sono le alte cariche dello Stato, disertando le urne. Purtroppo le alte cariche dello Stato non si fanno carico del volere del popolo, ma continuano imperterriti negli abusi di potere arrivando addirittura a promuovere, con un insulto all’onestà, una manifestazione contro la giustizia. Secondo il vangelo in vigore per questa razza di gente, dal rispetto della legge deve essere escluso chiunque si occupi di politica, esattamente l’opposto di quanto avviene nel resto del mondo. Questi fuorilegge hanno avuto l’ardire di chiedere l’aiuto del Presidente della Repubblica per legare le braccia alla magistratura. Il Presidente pur condannando questa grottesca manifestazione, incita i magistrati a garantire all’imputato Silvio Berlusconi, lo svolgimento dell’attività politica. Viene istintivo a questo punto, chiedersi chi in questo paese, garantisce alla popolazione il rispetto delle regole, dell’onestà e della giustizia appunto. In ogni paese civile ad un imputato è vietato occuparsi della cosa pubblica, prima deve farsi giudicare e solo dopo il riconoscimento della sua innocenza, può essere riammesso ad un lavoro nell’ambito delle istituzioni. Da noi è esattamente il contrario: la giustizia deve fermarsi dinanzi alla porta del Parlamento, dove gli imputati si rifugiano, quasi fosse diventato una legione straniera. Sino ad un ventennio fa la nostra nazione, pur con mille storture, era diretta da gente perlomeno più presentabile, esisteva una vera opposizione rappresentata dal Partito Comunista, capace di imporre i diritti fondamentali e bloccare gli eccessi dei sempre ingordi capitalisti. Con questa cosiddetta “seconda repubblica” è iniziata una vera e propria degenerazione. Arrivata al potere gente priva di ogni e qualsiasi qualità intellettiva e morale, in breve tempo sono stati capaci di far precipitare agli ultimi posti della scala sociale, una Nazione ricca di storia, di arte e di inventori che l’aveva posta ai primi posti, suscitando l’interesse e l’ammirazione di tutti gli abitanti del pianeta. Oggi purtroppo è sempre al primo posto ma del ridicolo però, come la nazione delle scimmie.
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di Maria Pia Caporuscio. L’Italia è la più grottesca nazione del vecchio continente per colpa di quella massa di scimmie ammaestrate che la dirige. In quale altro paese cosiddetto “civile” il Parlamento non costringe alle dimissioni qualcuno che si sia macchiato di un qualsivoglia reato? Tranne che nel nostro paese, a nessun inquisito è permesso far parte delle istituzioni, in ogni e qualsiasi paese del mondo. Nonostante ciò i nostri politicanti hanno la presunzione di esigere rispetto sia dalla popolazione, che dagli altri paesi. Gli italiani tengono a far sapere al mondo di dissociarsi da chi li governa. Almeno la metà della popolazione condanna senza indugi chiunque compie dei crimini e ancor più se a commetterli sono le alte cariche dello Stato, disertando le urne. Purtroppo le alte cariche dello Stato non si fanno carico del volere del popolo, ma continuano imperterriti negli abusi di potere arrivando addirittura a promuovere, con un insulto all’onestà, una manifestazione contro la giustizia. Secondo il vangelo in vigore per questa razza di gente, dal rispetto della legge deve essere escluso chiunque si occupi di politica, esattamente l’opposto di quanto avviene nel resto del mondo. Questi fuorilegge hanno avuto l’ardire di chiedere l’aiuto del Presidente della Repubblica per legare le braccia alla magistratura. Il Presidente pur condannando questa grottesca manifestazione, incita i magistrati a garantire all’imputato Silvio Berlusconi, lo svolgimento dell’attività politica. Viene istintivo a questo punto, chiedersi chi in questo paese, garantisce alla popolazione il rispetto delle regole, dell’onestà e della giustizia appunto. In ogni paese civile ad un imputato è vietato occuparsi della cosa pubblica, prima deve farsi giudicare e solo dopo il riconoscimento della sua innocenza, può essere riammesso ad un lavoro nell’ambito delle istituzioni. Da noi è esattamente il contrario: la giustizia deve fermarsi dinanzi alla porta del Parlamento, dove gli imputati si rifugiano, quasi fosse diventato una legione straniera. Sino ad un ventennio fa la nostra nazione, pur con mille storture, era diretta da gente perlomeno più presentabile, esisteva una vera opposizione rappresentata dal Partito Comunista, capace di imporre i diritti fondamentali e bloccare gli eccessi dei sempre ingordi capitalisti. Con questa cosiddetta “seconda repubblica” è iniziata una vera e propria degenerazione. Arrivata al potere gente priva di ogni e qualsiasi qualità intellettiva e morale, in breve tempo sono stati capaci di far precipitare agli ultimi posti della scala sociale, una Nazione ricca di storia, di arte e di inventori che l’aveva posta ai primi posti, suscitando l’interesse e l’ammirazione di tutti gli abitanti del pianeta. Oggi purtroppo è sempre al primo posto ma del ridicolo però, come la nazione delle scimmie.
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