Magazine Diario personale

“Il paese delle spose infelici” e il linguaggio del nostro tempo.

Creato il 30 ottobre 2011 da Cristiana

Festival del Cinema di Roma….”Il Paese delle spose infelici”…piccoli segnali anche dal cinema e dalla scrittura.

L’Italia cambia, ricambia e racconta le generazioni mancanti. La nostra. Non è la mia geografia, non la mia classe sociale, ma è il mio tempo, la chiave contemporanea del mio modo di amare e di provare dolore. Il film in cui i dintorni, le macchine, i programmi tv sono quelli del mio tempo. E finalmente.

Un bel film sull’infanzia del sud. Sulla violenza del dolore e di quella della vita che passa per un coltello o per un corpo dato via.

In ogni caso si cresce attraverso i traumi che la Storia non ci ha concesso di perdonare, ma che ognuno di noi ha comunque affrontato. In totale individuale solitudine perché non era un dolore condivisibile come quello della guerra o degli anni di piombo. C’è anche questo in quel film, anche se magari Desiata (lo scrittore) o il regista (Pippo Mezzapesa) non lo sanno. C’è perché fa parte di noi. Ed è come un ritrovare il linguaggio avuto per parlarsi allo specchio e riconoscerlo parlato da altri.

Bene cosi’…quando arriva anche la cultura non si torna più indietro.


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