Per quanto l’ultimo ciclo di episodi (dopo il discusso finale della terza stagione) sia stato accolto favorevolmente da pubblico e critica, sembra che non tutti abbiano apprezzato la quarta stagione di Homeland, la serie drama di punta del canale Showtime. Infatti Nadeem Hotiana, il portavoce dell’ambasciata del Pakistan, riporta che le alte cariche nazionali non hanno gradito la rappresentazione che viene fatta del Paese asiatico: “Calunniare così un paese che è stata un così stretto partner degli Stati Uniti è un disservizio non solo per la sicurezza degli Usa, ma anche per gli americani stessi“.
Effettivamente la ricostruzione di Islamabad, riprodotta in un set di Cape Town in Sud Africa, dipinge una città fatiscente, povera, violenta, dove la protagonista Carrie Mathison (interpretata da Claire Danes) è intenta a stanare un gruppo terroristico islamico che ha preso di mira l’ambasciata americana. Il portavoce continua: “Islamabad è una città tranquilla e pittoresca, con bellissime montagne e piena di verde. In Homeland è descritta come un buco infernale, terreno di guerra, con bombe che esplodono e corpi senza vita in giro. Niente è più lontano dalla realtà“.
Al momento non c’è stata nessuna dichiarazione da parte della rete e dei due creatori della serie Alex Gansa e Howard Gordon. Una situazione simile era già capitata alla fine della seconda stagione, quando le alte cariche libanesi si lamentarono di come veniva dipinta Beirut nella serie, danneggiando l’immagine del Libano. Due giorni dopo la dichiarazione, l’esplosione in pieno centro di un’autobomba causò la morte di otto persone.