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Per fortuna non ci facciamo intimorire dal cielo cubo e la pioggerellina che sabato scorso ha ricoperto la città. Prendiamo l’auto e ci rechiamo a Mafra, una cittadina portoghese che dista circa 30km da Lisbona.
Appena arrivati, ci troviamo dinanzi la maestosa facciata della Basilica, sulla destra c’è un parcheggio gratuito e vari a pagamento.
Lasciata l’auto, cominciamo la visita entrando nella Basilica (entrata gratuita) che ci lascia senza fiato per il suo complesso di sei organi, unico al mondo, oltre a due carillon con 114 campane (57 per ciascuna torre) realizzati ad Anversa nel XVIII secolo, ritenuti i più grandi del globo. Dalla comune forma a croce latina, la Basilica ha una lunghezza di 58,5m e 43m di larghezza, completamente decorata di pietra estratta dalle cave di Sintra, Pêro Pinheiro e Mafra.
Usciti, ci dirigiamo verso la biglietteria del Palazzo (entrata 6€/adulto). Se volete la mappa del palazzo, secondo me di non grande utilità, dovrete richiederla e pagarla 1€. Il palazzo è maestoso e fu il più importante monumento barocco in Portogallo. Fatto costruire da D. João V (1707-1750), utilizzando l’oro proveniente dal Brasile, il progetto fu opera di Federico Ludovice, che utilizzò un linguaggio architettonico e decorativo ispirato ai modelli italiani.
Sala de trono (Ph palaciomafra.pt)
Una curiosità è sicuramente la sua divisione, il lato nord era per il re e il sud per la regina, proprio secondo la moda del XVIII sec. Le due ali del palazzo erano collegate da una lunga galleria di 232m. Funzionavano autonomamente con cucine, dispense e stanze per gli ospiti separati. Ospiti che alloggiavano al 1º piano, la famiglia reale al piano nobile ed i domestici nel sottotetto. Per i prìncipi era destinato un palazzetto nella zona nordovest dell’edificio e per le principesse il sudest, anch’essi funzionanti autonomamente.
Stanza del re (Ph palaciomafra.pt)
La visita comincia al primo piano dove s’incontra l’infermeria del convento ed un’area espositiva dedicata all’arte sacra e alcune cellette dei francescani. Il convento fu inizialmente progettato per ospitare appena 13 frati, con gli anni il Real Convento de Mafra fu ampliato fino a misurare circa 40.000 m2 che ospitavano ben 300 francescani.
Conclusa la visita del primo piano, continuamo a salire l’ampio scalone di marmo. Al secondo piano troviamo la famosa biblioteca, in stile rocaille, situata nell’ala orientale del Convento. Considerata la più importante Biblioteca monastico-reale del XVIII secolo esistente in Portogallo, fu organizzata dai frati del Convento da Arrábida. La sala lunga 83 metri conserva 40.000 preziosi volumi, i frati inoltre elaborarono un catalogo onomastico, che raccoglie tutte le opere esistenti fino al 1819. Il catalogo consta di opere nazionali e straniere dei secoli XVI, XVII e XVIII, alcune delle quali molto rare, come ad esempio i 22 incunaboli stranieri e le 41 carte geografiche.
Per consultare i volumi: l‘accesso è gratuito basta prenotare telefonicamente o via email, giustificandone la motivazione. QUI tutte le regole.
Orario: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14 alle 16.
Telf.: (351) 261 817 550
Teresa Amaral (Bibliotecaria) [email protected]
Mafalda Nobre [email protected]
Conclusa la visita del Palazzo e della Basilica, consiglio di fare un salto al giardino (entrata gratuita). Interessanti gli ingranaggi in legno del sistema di raccolta dell’acqua.
DOVE MANGIARE
Se come a noi, dopo la visita, vi è venuta fame consiglio di pranzare al Ristorante o Brasão in Tv. Manuel Esteves 7, proprio a due passi dal Palazzo. Servizio ottimo, personale affabile, prezzi ragionevoli e piatti confezionati con qualità e buon gusto.
COME ARRIVARE
Auto da Lisbona o Porto: A8 (Lisboa/Leiria o Leiria/Lisboa), uscita A21 (Malveira/Mafra/Ericeira)
Bus da Lisbona: Campo Grande (metro linea verde)
Coordiante GPS
38º56’12” N
9º19’34” O
INFORMAZIONI UTILI
www.palaciomafra.pt
Palácio Nacional de Mafra
Terreiro D. João V
2640 Mafra
Tel: (+351) 261 817 550
Fax: (+351) 261 811 947
E-mail: [email protected]Purtroppo NON è accessibile a persone con mobilità ridotta.
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