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Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Da Agriturista
Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Chiara Magro

Un frinire di cavalli, una tavolozza di colori sgargianti, musiche antiche di tamburi, bandiere lanciate a creare in cielo fugaci disegni, armi medievali, tensione ed emozione: anche quest’anno, il 16 agosto Siena farà un balzo all’indietro nel tempo ripetendo un rito che dal 1656 anima Piazza del Campo e riempie di passione e furore i cittadini: è il Palio, la corsa equestre che vede contrapposte 10 delle 17 contrade della città

Il Palio, evento che prende nome dal drappo di stoffa pregiata dato in premio ai vincitori, consiste nel percorrere per tre volte il giro della Piazza del Campo, montando a pelo (senza sella) il cavallo. Questo rito secolare è articolato in quattro momenti fondamentali:

• la tratta, cioè il sorteggio dei cavalli;
• le prove, che sono in tutto sei;
• il giorno vero e proprio del palio, con la carriera, la corsa dei cavalli;
• il Te Deum ossia i contradaioli ricevono il Palio e si recano in Provenzano o al Duomo per cantare
il Te Deum di ringraziamento.

Ma la bellezza e l’emozione non stanno solo nella gara: la corsa è infatti preceduta da un corteo (la cosiddetta Passeggiata Storica) che partendo da Piazza del Duomo si snoda poi per le vie del centro cittadino e a cui prendono parte oltre 600 figuranti in rappresentanza delle 17 Contrade e di istituzioni della antica Repubblica di Siena.

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Mara Rampini

La cornice di questo rito ancestrale non è però meno affascinante: il Palio è l’occasione perfetta per scoprire la magnifica Siena, il capoluogo toscano di cui Pascoli in una lettera ad un amico parlerà così:

“Siena è un nome che mi fa sussultare. […] Avevo appuntato e nella carta e nel cuore tante delicatissime sensazioni poetiche, e quest’anno riprovandole le avrei dischiuse come fiori al sole. Il sangue si accelera nelle vene e mi si diffonde una grande dolcezza in tutto l’essere.”

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Mara Rampini

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Mara Rampini

Il Duomo, il Palazzo Pubblico, la Fortezza Medicea, la bellezza delle vie del centro, immutate dal Medioevo ad oggi… ogni edificio, ogni angolo, ogni dettaglio in una via, in una pietra, in un portone, a Siena parla di storia e di un’epoca del passato che in questa città ancora vive. E come tralasciare l’aspetto culinario della città di Cecco Angiolieri? Pappardelle al sugo di cinghiale, ribollita, cantucci e grandi vini come Chianti e Brunello di Montalcino sono solo alcune perle di una enogastronomia poco intaccata dalla modernità.

Per visitare questa città di tradizione, passione e sapori potrete alloggiare in agriturismi nella zona di Siena:

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Podere dei Venti

Piancastagnaio

Intera struttura o camera (1 – 8 posti letto)

La casa colonica di fine ’800 è situata in posizione panoramica sul Monte Amiata a 600 mt. s.l.m., a 2 Km dal paese di Piancastagnaio.
La villa, ingresso

Godiolo

Montepulciano

Intera struttura o camera (1 – 18 posti letto)

L’agriturismo Godiolo sorge alle pendici di Montepulciano a circa 500 metri dal centro storico e gode di una splendida vista panoramica sulle colline che guardano l’antica città.
Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Chiara Magro

Un frinire di cavalli, una tavolozza di colori sgargianti, musiche antiche di tamburi, bandiere lanciate a creare in cielo fugaci disegni, armi medievali, tensione ed emozione: anche quest’anno, il 16 agosto Siena farà un balzo all’indietro nel tempo ripetendo un rito che dal 1656 anima Piazza del Campo e riempie di passione e furore i cittadini: è il Palio, la corsa equestre che vede contrapposte 10 delle 17 contrade della città

Il Palio, evento che prende nome dal drappo di stoffa pregiata dato in premio ai vincitori, consiste nel percorrere per tre volte il giro della Piazza del Campo, montando a pelo (senza sella) il cavallo. Questo rito secolare è articolato in quattro momenti fondamentali:

• la tratta, cioè il sorteggio dei cavalli;
• le prove, che sono in tutto sei;
• il giorno vero e proprio del palio, con la carriera, la corsa dei cavalli;
• il Te Deum ossia i contradaioli ricevono il Palio e si recano in Provenzano o al Duomo per cantare
il Te Deum di ringraziamento.

Ma la bellezza e l’emozione non stanno solo nella gara: la corsa è infatti preceduta da un corteo (la cosiddetta Passeggiata Storica) che partendo da Piazza del Duomo si snoda poi per le vie del centro cittadino e a cui prendono parte oltre 600 figuranti in rappresentanza delle 17 Contrade e di istituzioni della antica Repubblica di Siena.

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Mara Rampini

La cornice di questo rito ancestrale non è però meno affascinante: il Palio è l’occasione perfetta per scoprire la magnifica Siena, il capoluogo toscano di cui Pascoli in una lettera ad un amico parlerà così:

“Siena è un nome che mi fa sussultare. […] Avevo appuntato e nella carta e nel cuore tante delicatissime sensazioni poetiche, e quest’anno riprovandole le avrei dischiuse come fiori al sole. Il sangue si accelera nelle vene e mi si diffonde una grande dolcezza in tutto l’essere.”

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Mara Rampini

Il Palio di Siena: una magia che si ripete dal 1656

Fonte: Mara Rampini

Il Duomo, il Palazzo Pubblico, la Fortezza Medicea, la bellezza delle vie del centro, immutate dal Medioevo ad oggi… ogni edificio, ogni angolo, ogni dettaglio in una via, in una pietra, in un portone, a Siena parla di storia e di un’epoca del passato che in questa città ancora vive. E come tralasciare l’aspetto culinario della città di Cecco Angiolieri? Pappardelle al sugo di cinghiale, ribollita, cantucci e grandi vini come Chianti e Brunello di Montalcino sono solo alcune perle di una enogastronomia poco intaccata dalla modernità.


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