PROFONDO SONNO.
Per oltre un mese per l’officina svolazzarono grandi interrogativi sul “Pallonzolo”. Ma, cosa c’entrava il “Pallonzolo” -che è una staffa sulla quale si preme col piede perché la vanga affondi nel terreno- con i metalmeccanici? Tutto ebbe inizio durante un’infuocata discussione nella riunione del Consiglio di Fabbrica sulle modalità di uno sciopero. Alessandro, che era stato un contadino, aveva urlato a muso duro sul muso di un compagno: “Ma stai zitto, non sai neanche se il Pallonzolo sta a destra o a sinistra!”. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
I VERSI
Se ne scrivono ancora.
Si pensa ad essi mentendo
ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri
l’ultima sera dell’anno.
Se ne scrivono solo in negativo
dentro un nero di anni
come pagando un fastidioso debito
che era vecchio di anni.
No, non è più facile l’esercizio.
Ridono alcuni: tu scrivevi per l’Arte.
Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro.
Si fanno versi per scrollare un peso
e passare al seguente. Ma c’è sempre
qualche peso di troppo, non c’è mai
alcun verso che basti
se domani tu stesso te ne scordi.
-Vittorio Sereni-
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