Sono una mamma sul viale del tramonto.In bilico sul bordo di un burrone,con le punte dei piedi così tese che manco Carla Fracci a vent'anni riusciva a far meglio....
Noi umani siam progettati male.Non ci voleva poi molto.Un pulsantino ,situato dietro le spalle come Cicciobello Bua.Ma mica per spegnerci.No,affatto.Per poter saltare a piè pari un periodo di vita.
Per quanto mi riguarda la mia adolescenza.Ma anche quella delle mie figlie.
Per la piccola ho ancora un margine di circa sei anni,sempre che non sia geneticamente modificata.
La grande ci sta entrando di corsa,con tutti gli annessi e connessi.
Premessa:
le mie bimbe dividono la cameretta.Ognuna ha il proprio spazio vitale,la propria scrivania,la propria porzione di muro da arredare secondo il proprio estro.
La parte della grande è un girone dantesco.E in questa bolgia infernale non facevo altro che trovare biglietti,foglietti,gigantografie fosforescenti con un'unica,inquietante scritta:
1D
Dopo una settimana di scrutamenti,pedinamenti con tanto di impermeabile e occhialone nero,alla fine ho avuto l'ardire di chiedere:
"Ma ti piace uno della prima d?"Perchè nella mia testa pronta ormai per il reparto geriatrico,1d equivaleva alla classe prima d.
Ha cominciato a roteare gli occhi prima a destra,poi a sinistra poi di lato.L'esorcista in quel momento era niente in confronto.Mancava qualche sputacchietto verde e il remake era pronto.
"Ma mamma,non sei più antiquata,sei proprio un dinosauro.La prima d?ma se sono tutti brutti e brufolosi"
Certo,penso io,è vero che sto invecchiando,come ho fatto a non pensarci prima!Siamo nella fase:i miei coetanei sono piccoli,brutti e scemi.
"1 D sta per One direction,il gruppo del momento,mamma.ma non hai visto dentro il mio armadio?"
No,non ho visto dentro il tuo armadio,perchè l'ho promesso solennemente alle mie coronarie.Non lo apro più,appoggio i vestiti stirati sul letto e batto molto velocemente in ritirata.
Mi faccio coraggio allora,apro sto benedetto armadio e mi sento subito osservata.Due paia,tre paia ottanquattro paia di occhi maschili mi scrutano.E' un incubo di matrice hitchcokiana.Rebecca,gli Uccelli,Intrigo internazionale,fate un pò voi.Il concetto è quello però.Questi cinque sbarbatelli hanno tappezzato l'armadio della simil-adolescente.E lei apre,sogna e sospira.
E questo accadeva un mesetto fa all'incirca.
Ieri ho toccato il fondo come madre.
Accanto agli One Direction c'è un altro incubo che aleggia in casa Emporio 21.
Questo:
Questa è la colonna sonora di casa mia ormai con annessi zompettamenti di figlia grande,piccola nonchè di gatta impaurita che ormai riconosce l'incipit della canzone malefica e come può corre a nascondersi...perchè sa che di li a due ,tre secondi,il volume aumenterà,e la casa inizierà a tremare.Suonerie di cellulari,di sveglie,colonna sonora delle docce e tentativi di imparare a ballare come sto pazzo grazie a Just Dance 4.Ieri l'apoteosi.L'ho accompagnata a comprarsi la maglietta del Gamgnam Style ,ovvero lo stile del video di cui sopra.Ho toccato il fondo...immaginate la faccia di questo pazzo che aleggia sul torace di mia figlia?
Ma poi ripenso ai miei dodici anni,alla mia cameretta tappezzata da due paia,tre paia,ottantaquattro paia di occhi appartenenti ai Duran Duran,agli Spandau ballet,agli Wham.Ripenso ai pomeriggi passati con le cuffie e le cassette ascoltate cosi tanto che il nastro poi si tirava e impicciava tutto e con la penna bisognava rimetterlo in ordine.Pomeriggi passati a sognare di sposare Simon le Bon,i poster,le chiacchierate con le amiche,le canzoni cantate a squarciagola in un improbabile inglese... e mi viene da sorridere e a pensare che in fondo le vite non sono altro che cerchi concentrici che si ripetono,sono strade già battute,già percorse.cambiano i protagonisti,cambiano alcune curve ma i sentieri sono quelli.
Guardo questa quasi adolescente con ironia e distacco affettuoso e vedo in lei il germoglio della splendida donna che diventerà ...e un pò sento la mancanza di quando la sua colonna sonora preferita era questa:
Comunque tanto per tornare ad argomenti spiccioli le ho chiesto:
Ma quand'è che uno diventa vecchio per te Martina cara?
A trentacinque anni mamma!E sono anche di manica larga!
Quindi si,è vero,tutto torna.Per lei sono un dinosauro ormai....quasi quarantadue anni...
Oddio,non l'avrà mica detto per la stazza?
Mumble..mumble....^_^
Mie care,avete del prosecco,dello spumante,dello champagne che vi avanza?
Una delle soluzioni più gustose trovate per consumarlo,oltre al classico risotto,è questo dolce.Non mi ricordo dove ho trovato la ricetta.Chi ne riconosce la paternità è pregato di farsi avanti cosi potrò inserire i giusti dati anagrafici di questa meraviglia.
Oggi vi propongo la versione base.Poi vi dirò anche come l'ho utilizzata come punto di partenza per altre preparazioni.
Pan di Spagna allo spumante
ingredienti:
300 gr farina
3 uova
250 gr zucchero
1 bicchiere di plastica di spumante
1 bicchiere di plastica di olio di mais
1 bustina vanillina
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Montate per una decina di minuti con le fruste elettriche le uova con lo zucchero.Aggiungere il pizzico di sale e il bicchiere di spumante.Unite la vanillina e mescolate.
Procedete poi con la farina setacciata con il lievito alternandola con l'olio.
Mettete in uno stampo imburrato e infarinato e cuocete a 180 gradi per un quarantina di minuti.
Magazine Cucina
I suoi ultimi articoli
-
La Treccia al burro ovvero la mitica Butterzopf e il dottor Coca-Cola
-
Crema al cioccolato rapida e con solo tre ingredienti e raccolta firme per un referendum
-
Fettuccine alla crema di peperoni ed olive e confessioni di una blogger
-
La Torta di mele del 1956 e il vintage che ci piace!