Il pane carasau. Storie e ricette di un’antica tradizione, di Susanna Trossero ed Antonella Serrenti, edito da Graphe.it, ISBN 9788897010623, è un testo particolare nella sua semplicità.
Si sbaglia pure se ci si aspetta un libro che abbia in primo luogo pretese di letterarietà, con rigoroso controllo della forma lungo tutto il procedere del testo. La letteratura è pur tuttavia ampiamente presente, con opportuni inserti tratti sia dalla narrativa che dalla poesia di grandi autori isolani, a sostenere il lavoro di sintesi, certo non facile, di una molteplicità di studi editi nel corso di svariati decenni sulla storia del pane in Sardegna.
Il tono è volutamente amichevole, colloquiale, con frequenti richiami al lettore e con numerose espressioni di esclamazione, disseminate nel testo, a voler manifestare quella meraviglia che sempre dimostrano le autrici nei confronti di una materia che ai sardi, e che anche alle nostre Susanna Trossero ed Antonella Serrenti, proprio per la loro consuetudine con la materia, potrebbe rischiare di venire a mancare. Così, invece, non è.
Proprio questo è lo spirito con cui le due scrittrici hanno realizzato un testo che pur nella presenza di esaurienti dati tecnici, avesse fondamentalmente due funzioni, oltre quella di amoroso omaggio alla propria terra e alle sue tradizioni: un intento ampiamente divulgativo, affiancato alla volontà di tenere viva la memoria delle usanze più genuine, da tramandare alle generazioni future.
La seconda parte, un vero e proprio ricettario, è capace di mostrare come una materia prima di base antichissima possa rivelarsi assolutamente attuale, modernissima, nella molteplicità di usi culinari che si adattano benissimo alle abitudini di uno stile di vita, quello attuale, che vede profondamente mutati i prodotti a disposizione e i tempi che si possono normalmente dedicare alla cucina.
Si passa attraverso i più semplici, antichi e diffusi utilizzi del carasau, le ricette più ricche e articolate, in uso nella cucina quotidiana locale e nella ristorazione, spesso conosciute anche attraverso i siti internet che ne trattano abbondantemente, sino a percorrere nuovi strade, con rivisitazioni personali delle autrici che non mancano di suggerire al lettore degli accostamenti di vini, sempre locali, da loro stesse in varie occasioni sperimentati.
Written by Katia Debora Melis