LAZIO
"CIRIOLA ROMANA", l'impasto della Ciriola viene fatto riposare per almeno sei ore e ulteriolmente lavorato prima di formare dei filoni di 100 gr. ciascuno a cui viene data una forma allungata rigonfia al centro. Si lasciano lievitare per circa mezz'ora prima di essere infornati. I panini vengono poi incisi sul dorso nel senso della lunghezza. La ciriola è per i romani quel che la michetta è per i milanesi. Ricca di mollica, sostituita oggi dalla rosetta, di origine nordica, che nel suo interno vuoto può accogliere meglio le farciture. E' il panino che in molti bar viene preparato imbottito di prosciutto, mozzarella, formaggio, tonno e carciofini.
"PANE DI GENZANO", è senz'altro un pane molto noto per la sua bontà. Fatto con farina di grano tenero e lievito naturale, dopo appena un'ora di lieitazione, viene messo in grosse casse di legno, viene cosparso con la cruschella e ricoperto di nuovo per poi essere infornato un'ora più tardi.
"PANE DI LARIANO", il pane prodotto nel comune di Lariano è simile nella pezzatura al pane di Genzano; la differenza sta nella farina che è semintegrale e nella cottura che è sempre nel forno a legna.
"PANE SALISANESE", si produce a Salisano in provincia di Rieti. La farina e gli altri ingredienti vengono impastati bene nelle macchine fino ad ottenere un composto omogeneo che si lascia lievitare tutta la notte. Poi manualmente si formano delle pagnotte a forma di filone segnate con tagli trasversali.
LOMBARDIA
"MANTOVANO", fatto con farina di grano duro, lievito naturale e acqua. L'impasto viene arrotolato e tagliato per lungo. Le pagnotte pesano da 100 a 500 gr.
Magazine Cucina
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