Dire che questo film è adorabile è dire poco: è la storia di una casalinga, abbandonata per sbaglio sull'autostrada di ritorno da una gita, che finisce a Venezia. Lì riscopre se stessa e una vita diversa: meno sicura, ma più piena e appagante. Quando, alla fine, ritornerà a casa, niente sarà più come prima. Non vi svelo il finale, ma vi assicuro che c'è anche il "grande gesto"....E' un flm che mi ha influenzato tanto, perfino nel modo di vestire: all'epoca (1999) odiavo le fantasie fiorate e le trovavo difficili da portare... è stato dopo aver visto la bravissima Licia Maglietta che ho inziato ad usarle, mescolandole senza timori.
I suoi personaggi, un po' folli e surreali, fanno parte del mio immaginario da allora: il fioraio anarchico, l'investigatore goffo, l'operaia specializzata....
E poi mi è rimasta una Venezia non stereotipata e, soprattutto, la voglia tremenda di andare in una balera e di imparare davvero a suonare la fisarmonica ( ci ho provato eh..ma le mie spalle non erano molto d'accordo..e nemmeno i miei orari con quelli del mio maestro...).