Vi sembrerà forse incredibile. Vi sembrerà impossibile. Ma è così. In questa sorta di oscuro medioevo che stiamo vivendo in questa città, in questa sorta di pazzesco esperimento antropologico in cui sembra vi sia qualcuno che dall'alto, come in un cinico Truman's Show osserva e studia la reazione di cittadini amministrati come nessun cittadino è stato mai amministrato sin'ora, pensi sempre di averle viste tutte, e in realtà giri l'angolo e te ne capita una peggio.
L'ultima è questa. Hai degli amici stranieri che stanno a Roma poche ore, li porti a vedere il panorama più bello della città e trovi questo.Al di là della rabbia, dello schifo, dello scandalo e della vergogna, l'unica consolazione è il flusso allibito e continuo di turisti stranieri ma anche italiani che transitano. Hanno in mano le loro guide che racconta una storia diversa e che non possono prevedere che se una città è costretta dalla magistratura a sospendere qualche gara, questa città va completamente in tilt. Guardateli come si affacciano per cercare di capire cosa succede. E invece così è andata. E' andata che per anni si sono depotenziale le forze del Comune (un tempo il primo al mondo quanto a giardinaggio) per poter avere la scusa di incaricare cooperative esterne. Soluzione win win: vincevano i comunali che dalla fatica operativa passavano alla scrivania con aria condizionata nel costante e quotidiano tentativo di fare meno lavoro possibile, vincevano le cooperative (leggasi Buzzi) che così tenevano per le palle l'amministrazione. Oggi restano 300 giardinieri soltanto e probabilmente neppure troppo produttivi visti i risultati. Riguardo ai fornitori esterni, zero. Il Comune per via delle inchieste ha dovuto stoppare tutte le gare e ha dovuto indirne di nuove che dovevano avere un esito a settembre e che invece appaiono svanite nel nulla: i giardinieri romani non hanno probabilmente neppure i mezzi per aggredire gli ailantus infestanti che hanno cambiato i connotati a questo giardino riaperto nel 2012 dopo lavori di riqualificazione che avevano, appunto, restituito il panorama.
E così l'attrazione imperdibile del giardini sono diventati i turisti che, in processione arrivano, guardano, si affacciano, rileggono la loro guida strabuzzano gli occhi. Non capiscono. Nessuno di loro può immaginare cosa sta succedendo in questa città. Piuttosto pensano ad un errore di stampa o ad avere le traveggole.