Chissà se gli basterà quel nome, "Francesco", per risollevare Santa Romana Chiesa dagli agi, dai lussi, dal benessere e soprattutto dagli scandali e riportarla al ministero di Cristo, vicino ai poveri, agli umili e ai bisognosi del mondo. Chissà se Papa Francesco I ce la farà a riportare i sacerdoti nelle parrocchie e i fedeli nelle chiese. Certo, sarà molto complicato e chiamarsi "Francesco" come il “poverello d’Assisi” è un buon inizio e può servire di conforto, ma c’è tanto da fare per riportare la Curia Romana ad occuparsi un po’ di più delle parrocchie che delle faccende bancarie. Ma intanto il Papa c’è... e adesso quel che manca al popolo italiano è un governo! Le analogie dello Stato Pontificio con la situazione politica, economica e morale dello Stato Italiano, sono sotto gli occhi di tutti: credenti e non credenti, grillini di nuova generazione e politici di lungo corso! Chiamatelo come vi pare, formatelo con chi vi pare, ma il Paese ha urgente bisogno di un governo! E che sia un governo che governi. Un governo che innovi. Un governo che riformi. Insomma, un governo che si rimbocchi le maniche e che, dando buon esempio di correttezza, moralità, onestà e pulizia in prima persona, si metta saldamente alla guida di un paese da troppo tempo allo sbando. Un governo, che impieghi le proprie energie nel perseguire il "bene comune" e che soprattutto risollevi un intero popolo depresso dalle tasse, avvilito dalla precarietà e depredato dalle ruberie, per troppo tempo. Un popolo a cui sono stati imposti sacrifici enormi senza che in cambio abbia mai ricevuto neppure un briciolo di quella tanto auspicata “crescita”! Li abbiamo votati. Hanno preso i voti e che adesso… g o v e r n i n o! Altro che nuove elezioni! E se necessario, si chiudano in conclave come hanno fatto i cardinali e ne escano solo quando si saranno messi d’accordo. L'Italia tutta vuole un governo che governi!
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Il Papa ce l’abbiamo, adesso vogliamo un governo che governi!
Creato il 15 marzo 2013 da Freeskipper
Chissà se gli basterà quel nome, "Francesco", per risollevare Santa Romana Chiesa dagli agi, dai lussi, dal benessere e soprattutto dagli scandali e riportarla al ministero di Cristo, vicino ai poveri, agli umili e ai bisognosi del mondo. Chissà se Papa Francesco I ce la farà a riportare i sacerdoti nelle parrocchie e i fedeli nelle chiese. Certo, sarà molto complicato e chiamarsi "Francesco" come il “poverello d’Assisi” è un buon inizio e può servire di conforto, ma c’è tanto da fare per riportare la Curia Romana ad occuparsi un po’ di più delle parrocchie che delle faccende bancarie. Ma intanto il Papa c’è... e adesso quel che manca al popolo italiano è un governo! Le analogie dello Stato Pontificio con la situazione politica, economica e morale dello Stato Italiano, sono sotto gli occhi di tutti: credenti e non credenti, grillini di nuova generazione e politici di lungo corso! Chiamatelo come vi pare, formatelo con chi vi pare, ma il Paese ha urgente bisogno di un governo! E che sia un governo che governi. Un governo che innovi. Un governo che riformi. Insomma, un governo che si rimbocchi le maniche e che, dando buon esempio di correttezza, moralità, onestà e pulizia in prima persona, si metta saldamente alla guida di un paese da troppo tempo allo sbando. Un governo, che impieghi le proprie energie nel perseguire il "bene comune" e che soprattutto risollevi un intero popolo depresso dalle tasse, avvilito dalla precarietà e depredato dalle ruberie, per troppo tempo. Un popolo a cui sono stati imposti sacrifici enormi senza che in cambio abbia mai ricevuto neppure un briciolo di quella tanto auspicata “crescita”! Li abbiamo votati. Hanno preso i voti e che adesso… g o v e r n i n o! Altro che nuove elezioni! E se necessario, si chiudano in conclave come hanno fatto i cardinali e ne escano solo quando si saranno messi d’accordo. L'Italia tutta vuole un governo che governi!
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