Un circuito leggendario e dieci auto iconiche nel primo DLC del simulatore italiano
Chi ha seguito con costanza e passione i vari step evolutivi di Assetto Corsa, sin dal debutto della spettacolare "Technology Preview" del febbraio 2013, ha visto crescere e maturare sotto i propri occhi un prodotto che, per le emozioni impagabili restituite al volante e il seducente impatto visivo, è entrato con pieno diritto nell'olimpo dei migliori simulatori di guida, un lavoro superbo che lo scorso novembre abbiamo premiato con un sonoro 9,3 sulle nostre pagine. L'opera di Kunos Simulazioni ha compiuto un sensibile balzo in avanti per qualità e stabilità col rilascio della Release Candidate, cui è seguita la prima vera e propria versione commerciale, affrancatasi dal fruttuoso programma dell'Accesso Anticipato su Steam. Nonostante i meritati riconoscimenti e gli obiettivi raggiunti, come specificammo in sede di recensione, Assetto Corsa non era ancora un prodotto completo in tutte le sue componenti, e il lavoro di cesello da parte degli sviluppatori è proseguito col sistematico rilascio di patch e aggiornamenti, che seguiranno anche in futuro. La data odierna, in questo costante processo di maturazione, rappresenta una tappa dal sapore del tutto speciale, per due semplici ragioni: la prima è il raggiungimento della versione 1.1, con tutta una serie di migliorie che elencheremo nei prossimi paragrafi; la seconda, è il rilascio del primo DLC a pagamento, quel famoso "Dream Pack" del quale tanto si è discusso nel corso dello sviluppo del titolo. La questione cui tenteremo di rispondere è la seguente: vale la pena spendere una quindicina di Euro (erano 10 in fase preorder) per dieci auto e una nuova pista?
twittalo! Assetto Corsa si arricchisce con 10 auto iconiche e il leggendario "Inferno Verde"
Quattro ruote per ghermirli
Se i cosiddetti DLC sono così invisi e odiati dall'utenza, dipende in primis dall'ingordigia dei grossi publisher, che con manovre quantomeno inopportune, nel corso degli ultimi anni hanno incrinato il rapporto con i propri clienti e soprattutto la loro fiducia. I contenuti scaricabili, tuttavia, fortunatamente non rappresentano sempre il "male assoluto", poiché poter ampliare la longevità e l'esperienza di un prodotto particolarmente gradito, al giusto prezzo, può essere un onesto incentivo a riaprire il portafoglio. Lo sanno bene i giocatori dello splendido Mario Kart per Wii U, giusto per citare uno degli esempi più recenti e calzanti.
Il primo pacchetto aggiuntivo per Assetto Corsa, sin dal suo annuncio, non è sfuggito al tritacarne della rete, ciò nonostante, ora che ne conosciamo nello specifico costo e contenuti, possiamo già dirvi, dopo averlo testato a fondo, che vale il prezzo del biglietto. Innanzitutto, chi è appassionato di giochi di guida, siano essi arcade o di stampo simulativo, sa bene che i pacchetti di auto hanno costi generalmente più elevati rispetto alla media, non solo per la sopracitata volontà di lucrare, ma anche perché le licenze sono piuttosto onerose, e fanno lievitare inevitabilmente il prezzo di vendita. Insomma, c'è una bella differenza tra l'includere Lamborghini, Ferrari e Porsche su licenza rispetto a un set di vestiti all'interno di un gioco. Detto questo, va specificato che Assetto Corsa è una simulazione pura, un prodotto con un modello fisico e dinamico raffinatissimo, i cui algoritmi replicano elementi e caratteristiche peculiari di ciascun mezzo presente, che lo rendono sensibilmente differente dagli altri. Se nei giochi di guida, generalmente, vi è un appianamento del modello fisico tra vetture della medesima categoria, nei simulatori alla stregua di iRacing, rFactor e lo stesso Assetto Corsa, il discorso cambia totalmente, e per ciascun modello c'è dietro un lavoro di sviluppo molto più lungo e complesso. Il "Dream Pack", così chiamato perché comprende auto desiderate e votate dalla community di appassionati in un apposito sondaggio, non solo offre dieci dei modelli più affascinanti nella storia delle quattro ruote, ma ne raccoglie e traduce lo spirito in versione digitale, donando emozioni totalmente differenti - ma egualmente fantastiche - per ciascuno di essi. L'Alfa Romeo Giulia GTA (acronimo di Gran Turismo Alleggerita), nata negli anni '60 grazie ad Autodelta e alle intuizioni dell'ingegner Carlo Chiti, è una vettura che non ha assolutamente bisogno di presentazioni, e la sua resa, in Assetto Corsa, sia per la fedeltà del modello poligonale che per il comportamento in pista, è semplicemente impareggiabile. Sempre della casa del biscione, la cattivissima 155 TI V6 del 1993, auto da competizione nata per partecipare al vecchio campionato DTM, e la recente 4C, offrono due esperienze di guida agli antipodi: la prima, a trazione integrale e con tre differenziali, è capace di sprigionare una potenza impressionante grazie alle migliori tecnologie dell'epoca, paragonabili per soluzioni e materiali alle contemporanee Formula 1; mentre la seconda esalta il piacere al volante attraverso equilibrio e leggerezza, col suo motore quattro cilindri in posizione centrale, la trazione posteriore, un telaio monoscocca in fibra di carbonio e profusione di alluminio, che fissano il peso attorno ai 900 chilogrammi. La Sauber C9, invece, è un vero e proprio mostro, uno Sport Prototipo che oltre a impressionare per la progressione pazzesca, stupisce per la modularità del V8 Mercedes (sentirlo urlare al massimo dei giri è una gioia per le orecchie) e la resa del cosiddetto effetto suolo, una soluzione ingegneristica di fluidodinamica che, perfettamente simulata in Assetto Corsa con appositi algoritmi, fa comportare la vettura come un'ala rovesciata mentre fende l'aria. Nella splendida quanto costosissima McLaren P1, probabilmente il miglior modello poligonale presente nel simulatore italiano, sono stati simulati con minuzia il sistema ibrido, il KERS e il DSR, termini e tecnologie ben noti agli appassionati di Formula 1, e sempre della prestigiosa casa automobilistica britannica, nel Dream Pack trova spazio anche la velocissima F1 GTR, col suo iconico posto di guida in posizione centrale. Altra vettura che non ha bisogno di presentazioni è la mitica Mercedes 190E 2.5-16 Evo II, storico gioiello da competizione tra i più apprezzati in assoluto, mentre le più recenti Nissan GT-R Nismo 2014 GT3 e GM Corvette C7R GTE, con le proprie soluzioni ingegneristiche, introducono ufficialmente due nuovi marchi in Assetto Corsa e ampliano l'offerta delle GT più potenti e cattive. Ultima vettura del lotto è la nuovissima BMW M235i, che per precisione e sensibilità si piazza tra i migliori bolidi presenti nel simulatore italiano. Nel complesso si tratta di dieci vetture che, per svariate ragioni, arricchiscono sensibilmente l'esperienza di Assetto Corsa, laddove le soluzioni tecnologiche e i nuovi algoritmi introdotti andranno anche a beneficio dei modder. Il sound dei nuovi motori è generalmente più incisivo ed efficace (in futuro verranno aggiornate tutte le auto), mentre i modelli poligonali sono semplicemente sublimi. Approfondiremo il discorso sulle specifiche di alcune di queste vetture nella rubrica Auto in Gioco.Curve infernali
La ragione principale per cui il Dream Pack era così atteso dagli appassionati, senza nulla togliere alle dieci splendide quattro ruote di cui sopra, è la nuova pista inclusa; non un circuito qualsiasi, ma il famigerato "Inferno Verde" del tre volte campione del mondo di Formula 1 Sir Jackie Stewart, il lunghissimo Nurburgring Nordschleife (anello nord) da 20 chilometri, che, oltre ad essere conosciuto come banco di prova per eccellenza, fu teatro del gravissimo incidente occorso a Niki Lauda, che ne decretò l'esclusione dal circus della Formula 1 nel 1976.
Disponibile in tre varianti, ovvero classica configurazione Nordschleife, Endurance, che include anche una porzione del Nurburgring Gp (per un totale di ben 25 chilometri), e Touristenfahrten, ovvero quella conosciuta dagli appassionati dei trackday con tanto di riproduzione del "parcheggio", il tracciato è presente per la prima volta in un simulatore per PC col supporto della spettacolare tecnologia Laserscan, che replica ogni minima imperfezione, asperità e inclinazione della sede stradale. Si è trattato di un lavoro enorme, che ha richiesto ben due anni di impegno per essere portato a termine, ma il risultato raggiunto non può che rendere fieri gli sviluppatori, dato che regala un'esperienza di guida semplicemente memorabile. Basti pensare che il team della RSR Nurburg, una società con sede sul circuito che istruisce piloti e organizza trackday, ha iniziato ad utilizzare la versione digitale del tracciato presente in Assetto Corsa per introdurre i propri clienti all'esperienza reale. Siamo dunque innanzi ad un vero e proprio capolavoro digitale, bellissimo da vedere ma sopratutto superbo da percorrere: lanciare la Sauber C9 lungo il tracciato a velocità folli, cercando di mantenere il volante ben saldo fra le mani, tra i continui scossoni provocati dalle irregolarità dell'asfalto, è un'esperienza che qualunque amante di racing game dovrebbe provare. Assetto Corsa - Alfa Romeo GTA TrailerSereno variabile
Il lancio del primo pacchetto aggiuntivo a pagamento, come specificato in sede di premessa, accompagna l'uscita della versione 1.1 di Assetto Corsa, con una serie di sensibili migliorie apportate in vari aspetti. Tra le introduzioni più interessanti vi sono le condizioni climatiche; niente notte e pioggia, ma diversi gradi di nuvolosità e nebbia con un impatto tangibile sulla resa visiva delle piste, sulla palette cromatica delle auto e finanche sulla componente simulativa, dato che vanno ad impattare sulla temperatura dell'asfalto e relativa risposta degli pneumatici. Dal punto di vista tecnico, è apprezzabile un miglioramento delle performance,
che, dopo il salto di qualità compiuto con la Release Candidate, ora è ancor più marcato: con la nostra configurazione di prova, sul Nurburgring Nordschleife, con 24 auto in pista e al massimo del dettaglio, riusciamo a mantenere i 60 frame per secondo senza incertezze. Sempre sotto il profilo tecnico, sono stati migliorati alcuni effetti di post processing e quelli di illuminazione, con un HDR ancor più avvolgente e appagante: peccato per i problemi legati all'effetto blur, che, soprattutto quando implementato ai livelli più elevati e su piste lunghe, rende l'immagine particolarmente instabile. Fortunatamente si tratta di un effetto del tutto superfluo ai fini della godibilità del titolo, e in attesa di una soluzione può essere tranquillamente disabilitato. Il fumo è stato rimodulato per non pesare sulle performance, e sono stati aggiunti diversi dettagli come nuovi effetti di luce per fanali e strumentazione interna, oltre che un indicatore per la pressione delle gomme. Fra le altre cose, troviamo anche nuove visuali premendo il tasto F6, una serie di inquadrature spettacolari che esaltano i dettagli delle auto, ma soprattutto la qualità eccezionale degli shader utilizzati per i vari tessuti e materiali. La resa dei danni meccanici ed estetici è più incisiva ed equilibrata, e anche l'IA risulta più realistica e competitiva, sebbene vada sottolineato che proprio sull'Inferno Verde, ad eccezione di alcuni suoi tratti, le auto controllate dalla CPU non tentano il sorpasso, mantenendosi nella maggior parte dei casi in traiettoria. E' un aspetto sul quale Kunos Simulazioni è ancora al lavoro, così come su diverse caratteristiche richieste a gran voce dall'appassionata community; tra esse ricordiamo la falsa partenza, i pit stop nella modalità single player, una migliore gestione per le gare nelle modalità online e un sistema di penalità/bandiere più efficiente (qualche nuovo elemento è stato inserito anche nella 1.1), più altri dettagli che ci auguriamo di veder presto introdotti nella miglior opera videoludica ad oggi prodotta in Italia.