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Il paradosso della scelta

Da Iwebdesigner @Iwebdesigner_it

Siete al supermercato e state facendo i vostri acquisti per preparare la cena, decidete di cucinare qualcosa di semplice, ma di arricchire il vostro desco con una crostata di marmellata ne avete proprio voglia! Vi recate quindi verso il reparto delle marmellate e … non sapete quale scegliere!

Si perché di fronte a voi avete un muro di marmellate tutte diverse, tutte gustose, tutte buone e… se prima eravate sicuri di comprare la marmellata di albicocche perché vi piace tanto, ora di fronte a tutte quelle confezioni vi sentite smarriti e non sapete quale scegliere.

Allungate la mano verso quella di albicocche, ma no… allora riflettete e pensate “mhhh potrei provare le more”, ma no… il vostro occhio cade su quel barattolo verde con scritto fichi “mhhh si si fichi va bene…” lo prendete lo state per posizionare nel carrello e mentre lo fate vedete la marmellata di  ginestre e allora…

Allora stallo totale non sapete più quale scegliere: vi trovate di fronte al “paradosso della scelta”.

Il signor Barry Schwartz professore di “Social Theory” nel suo libro “The paradox of choice. Why more is less” affronta proprio questo tema: se un consumatore si trova di fronte a 100 possibili scelte differenti quale scelta effettuerà? Come potrà valutare quale è il prodotto migliore?

Ma anche se sceglie come fa  a sapere se la sua scelta è stata la migliore?

Scegliere fa parte della nostra vita, ogni scelta che noi compiamo permette di fare di noi quello che siamo, ma nel mondo consumistico le troppe possibilità di scelta possono essere un motivo di frustrazione.

Riflettiamo su questa teoria sociale della scelta: questa necessità di scelta  si può riflettere anche se pensiamo ai nostri ambienti tecnologici.

Il paradosso della scelta è strettamente connesso alla legge di Hick: il tempo necessario per prendere una decisione cambia in base al numero di scelte disponibili, più scelte ci sono da prendere più tempo ci vorrà e questo influisce sulle decisioni degli utenti e quindi anche su come i sistemi dovrebbero essere creati; quando parlo di sistemi mi riferisco a qualsiasi tipo di sistema più o meno complesso che può essere un sistema espositivo come quello di un supermercato fino ad un sistema informatico.

Riguardo ai sistemi informatici voglio puntare l’accento su quello che può fare l’Archiettura dell’Informazione riguardo alla problematica della scelta.

Architettura Informazione e paradosso della scelta

Perché vi parlo di IA: perché se pensiamo alla problematica della scelta in relazione ad un ambiente informatico o più in specifico ad un portale prendendo come esempio le scelte dei menu capiamo chiaramente come IA si debba occupare di questo tema.

Luca Rosati architetto dell’informazione e autore di “Architettura dell’Informazione: trovabilità degli oggetti quotidiani al Web” lo spiega bene nel suo articolo: Luca afferma che il tempo e lo stress da scelta non sono dovuti al numero di opzioni disponibili, ma soprattutto da come le scelte vengono organizzate.

Il paradosso della scelta viene tramutato così da un problema di quantità ad un problema di qualità: l’architettura dell’informazione può portare delle proposte per delineare e superare il problema della scelta.

1)   Abbiamo parlato in un articolo precedente di information seeking e di come gli utenti ricercano le informazioni: per superare il paradosso della scelta  bisognerebbe progettare tenendo conto dei diversi tipi di ricerca che gli utenti applicano


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