Vi sono due modi per raggiungere il parco dell'Argentera: in auto e in bicicletta. In auto bisogna percorrere la provinciale che da Lavena Ponte Tresa porta a Marchirolo, fino a trovare, alla fine della salita successiva alla svolta per Cadegliano, un piccolo spiazzo con l'indicazione Argentera; per quanto riguarda la bicicletta, bisogna percorrere la ciclabile che unisce Marchirolo a Lavena Ponte Tresa, seguendo il tracciato dell'antica tramvia. Partendo da Lavena Ponte Tresa la salita è faticosa, ma lo sforzo è decisamente ben ripagato. La storia dell'area è interessante ed aggiunge ulteriore fascino alla visita: i mulini ad acqua erano numerosi nella zona fin dal '700 e venivano utilizzati per la molitura di castagne, cereali e noci. Al principio del '900 la Valceresio, così come altre zone dell'alto Varesotto, divenne meta di vacanze ambita e rinomata e molte furono le ville cominciarono a sorgere nei luoghi più belli. L'area attorno al torrente Dovrana fu acquistata da un ricco signore che la trasformò in uno splendido parco: arricchì i mulini, ormai in disuso, di affreschi graffito, fece costruire vialetti, un piccolo lago, aggiunse numerose specie botaniche. In epoca successiva venne costruito il ponte per il passaggio della tramvia e col passare degli anni il parco venne abbandonato a se stesso. Nel 1997 per volontà della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo vennero fatti importanti lavori di recupero, messa in sicurezza e restauro per riportare il luogo all'antica bellezza. Tutta l'area è oggi visitabile gratuitamente; il parco è sempre aperto e non recintato, anche se nuoce molto una manutenzione non all'altezza a cui, ultimamente si è aggiunto il crollo parziale del tetto di un mulino.
Articolo di Mario Parietti, dal sito www.lagomaggiore-e-dintorni.it