“Il valore economico a lungo termine della più vecchia riserva naturale africana non deve essere messo in percolo dalla ricerca di guadagni a breve termine”.
Lo afferma il Worldwide Wildlife Fund (Wwf) all’indomani della conferma che nel parco di Virunga (Repubblica Democratica del Congo) sono presenti riserve petrolifere.
La notizia aveva suscitato preoccupazione nella società civile locale, timorosa che il governo potesse assegnare una nuova licenza di sfruttamento degli idrocarburi: l’azienda che aveva precedentemente la concessione, la britannica Soco International, l’aveva infatti abbandonata dopo accuse di corruzione e abuso dei diritti arrivate da varie organizzazioni non governative.
Sulla vicenda, in passato era intervenuta anche l’Unesco, che classifica il parco come patrimonio dell’umanità, ricordando al governo di Kinshasa come questo status sia incompatibile con attività di prospezione e sfruttamento petrolifero. Da parte sua il Wwf, si legge in un comunicato dell’organizzazione “vuole continuare a lavorare con delle autorità della Repubblica Democratica del Congo per investire in uno sviluppo senza petrolio”.
a cura di Marianna Mi cheluzzi (Ukundimana)
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