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Il Parco Nazionale Baritú è considerato la maggiore riserva della biosfera in Argentina.

Da Hugor @msdiaz61

Il Parco Nazionale Baritú si trova nel cuore della foresta di Yungas (valli caldi situati ai fianchi delle Ande), nel bacino del fiume Bermejo, costituisce un’ importante riserva ecologica del settore nord-occidentale, considerata la maggiore riserva della biosfera in Argentina.

I suoi confini sono a ovest il Parco Nazionale Baritú, e a nord-est il fiume Bermejo. Posto protetto per tutti coloro che amano il contatto con la natura, godono dell’aria non inquinata e delle attività d’avventura in un ambiente selvatico ed incontaminato.

La premessa fondamentale di Baritú è la tutela dell’ambiente naturale affinché le prossime generazioni possano ammirare e sentire la magia e la biodiversità di questo piccolo spazio di mondo ricco di vegetazione spontanea.

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Qualche tempo fa molti pionieri videro i loro sogni scomparire, il Portal del Baritú, che era la tenuta nota come la Finca el Candado Chico, soffrì dei cambiamenti. Sono sparite le piante di zucca e le piantagioni di caffè si sono arrese alla foresta che gradualmente li affogò.

La foresta era terra di nessuno, gli animali privi di protezione, erano sorvegliati dai bracconieri. Ma si lottò per preservare questa piccola regione, che oggi costituisce uno dei pochi polmoni incontaminati sulla Terra.

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La fauna, la flora e l’ habitat in cui riescono a spostarsi creano ciò che chiamiamo l’ecosistema. In ogni ecosistema interagiscono insieme con le condizioni climatiche ed il suolo, le possibilità di sopravvivenza dei suoi abitanti. Vi si creano le “catene alimentari” .

La foresta di Yungas è uno dei biomi più ricchi in specie di mammiferi della regione di clima temperato tropicale del nord-ovest. Si crede ci siano oltre 100 specie di mammiferi nei 600 chilometri d’estensione del nord-ovest in Argentina. Circa il 35% delle specie di mammiferi terrestri in Argentina si trovano in questo ecosistema di Foreste e Yungas.

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Osserviamo dei mammiferi, quali, giaguaro, tapiro, oritteropo, scimmia caí, furetto maggiore, mayuato, coendú (rassomigliante al porcospino), tapití, scoiattolo rosso, pipistrello, armadillo, certi marsupiali, ecc.

Uccelli quali ciacialaca, burgo, macará, aquila, colomba-pernice, surucuá, pappagallo tucano, colibrì, boyero (della famiglia degli Itteridi), ecc. Dentro della famiglia dei rettili vi sono delle lucertole e delle serpenti. Dentro degli anfibi osserviamo la rana marsupiali, il rospo dal ventre rosso e la rana. E dentro dei pesci troviamo mojarra (piccolo pesce teleosteo), anguilla lupo di mare, tararira (d’ acqua dolce), vieja de agua (pesce teleosteo), lupo di mare grande, ecc. E’ molto conosciuto “l’orso con gli occhiali”, chiamato ucumari dagli abitanti del luogo.

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Las Selvas Montañosas (le foreste montuose) si trovano sui versanti fra i 500 e i 1000 metri. La vegetazione è fitta e umida. Sullo strato arboreo più basso, oltre i 30 metri, vi troviamo l’alloro, l’ horco molle (albero di dimensioni medie), e altre specie di cedri, noci, ecc.

Sullo strato medio che non supera i 20 metri, c’ è il chalchal (albero dell’ordine Sapindali, che ha fiori bianchi e gialli), palo luz (bastone di luce), quercia, tala (albero dell’ordine Rosali). Ve ne troviamo altri strati, uno arbustivo e l’altro erbaceo, delle piante che si sviluppano sulla superficie del suolo e una quantità importante di liana ed epifita.

Nel Parco Nazionale Calilegua vi si osservano diversi generi di boschi, in cui ci abitano il pino della collina, in modo non uniforme, il bosco di ontano, e quello di queñoa che raggiungono fino ai 3.000 metri d’altitudine.

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