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Il Parkinsons a breve sarà guarito

Creato il 31 agosto 2012 da Pierumberto @Pierumberto

Nuove frontiere di medicina dicono che il parkinsons potrà essere debellato. È una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale. La degenerazione, è intesa come perdita lenta ma progressiva di neuroni, avviene in varie parti del cervello, ma in modo particolare a livello della sostanza nera, i cui neuroni producono un neurotrasmettitore, la dopamina, che regola il funzionamento dei movimenti involontari attraverso l’attività dei nuclei della base. Insorge abitualmente tra i 50 e i 60 anni e ha andamento progressivo con durata che può superare i 20 anni. Esistono forme più giovanili che insorgono anche ai 40 anni e forme senili presenti in età molto avanzata. A tutt’oggi l’eziologia del morbo di P. è sconosciuta, mentre la patogenesi è stata ampiamente identificata nella drastica diminuzione a livello di alcune strutture del sistema extrapiramidale (sostanza nera, striato) della dopamina, uno dei principali neurotrasmettitori del sistema extrapiramidale. Tale carenza è responsabile di un’alterazione fondamentale dell’equilibrio con altri neurotrasmettitori attivi in queste strutture anatomiche, soprattutto con l’acetilcolina, la cui attività, non più bilanciata dalla dopamina, diventa prevalente. Sembra inoltre certo che anche altri neurotrasmettitori quali, p. es.l’acido gamma-amminobutirrico, l’acido glutammico e la serotonina, svolgano un ruolo non trascurabile, anche se non ancora sondato con precisione.

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Foto da Wikimedia Commons [email protected]

Il Parkinsons a breve sarà guarito

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Nuove frontiere di medicina dicono che il parkinsons potrà essere debellato. È una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale. La degenerazione, è intesa come perdita lenta ma progressiva di neuroni, avviene in varie parti del cervello, ma in modo particolare a livello della sostanza nera, i cui neuroni producono un neurotrasmettitore, la dopamina, che regola il funzionamento dei movimenti involontari attraverso l’attività dei nuclei della base. Insorge abitualmente tra i 50 e i 60 anni e ha andamento progressivo con durata che può superare i 20 anni. Esistono forme più giovanili che insorgono anche ai 40 anni e forme senili presenti in età molto avanzata. A tutt’oggi l’eziologia del morbo di P. è sconosciuta, mentre la patogenesi è stata ampiamente identificata nella drastica diminuzione a livello di alcune strutture del sistema extrapiramidale (sostanza nera, striato) della dopamina, uno dei principali neurotrasmettitori del sistema extrapiramidale. Tale carenza è responsabile di un’alterazione fondamentale dell’equilibrio con altri neurotrasmettitori attivi in queste strutture anatomiche, soprattutto con l’acetilcolina, la cui attività, non più bilanciata dalla dopamina, diventa prevalente. Sembra inoltre certo che anche altri neurotrasmettitori quali, p. es.l’acido gamma-amminobutirrico, l’acido glutammico e la serotonina, svolgano un ruolo non trascurabile, anche se non ancora sondato con precisione.

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