Nel novembre del 2011 la sotto-commissione sui Diritti Umani del Parlamento Europeo organizzò una serie di udienze pubbliche sulla situazione dei Diritti Umani nei Balcani Occidentali nel corso della quale si occupò anche dei crimini d’odio, le discriminazioni e gli ostacoli alla libertà di associazione di cui sono vittime Gay, Lesbiche, Transessuali e Bisessuali. Più recentemente, l’assemblea europea é tornata ad occuparsi della situazione della regione in due sessioni plenarie tenutesi il 14 e 29 Marzo scorsi, in occasione dalla presentazione dei consueti rapporti intermedi sui progressi compiuti dai paesi che aspirano a entrare nell’UE.
In un post precedente ci siamo occupati delle relazioni sull’allargamento all’ex Repubblica Iugoslava di Macedonia e alla Bosnia-Erzegovina che furono approvate dal Parlamento Europeo nella seduta plenaria del 14 Marzo scorso.La seduta più importante é stata, però, senza dubbio quella del 29 di Marzo. Quel giorno l’Euro-camera esaminò, infatti, i rapporti sulla Turchia, la Serbia, il Montenegro e il Kosovo (il rapporto più lungo e dettagliato é quello sulla Serbia che appare come il paese che ha, insieme al Montenegro, le maggiori probabilità di entrare per primo, sia pur in un futuro non prossimo,nell’UE). L’assemblea ha chiesto in particolare a questi stati di intensificare la lotta contro l’omofobia e approvare nuove misure in favore dei diritti delle minoranze sessuali. L’ eurodeputata austriaca Ulrike Lunacek, che co-presiede l’Intergrupo LGTB del Parlamento Europeo e ha elaborato il rapporto intermedio sul Kossovo, ha sottolineato l’impegno dell’ Eurocamera per i diritti delle minoranze sessuali e ha chiesto alla commissione di “prendere nota di queste raccomandazioni e monitorare molto strettamente lo sviluppo dei diritti LGBT nel 2012”.
Presentiamo qui di seguito una serie di estratti, tratti dal testo finale delle risoluzioni finali approvate dall’Europarlamento, relativi alla situazione delle comunità LGBT in ciascuno di questi paesi:
Risoluzione del Parlamento Europeo sul Kosovo
(Punto 42): “…esprime preoccupazione per il fatto che la discriminazione rappresenti a tutt’oggi un problema grave nel paese e invita il governo ad attuare una vasta strategia anti-discriminazione in linea con le norme internazionali sui diritti umani, garantendo l’uguaglianza di tutte le persone indipendentemente dall’origine etnica, dal sesso, dall’età, dalla religione, dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dalla disabilità, al fine di promuovere la tolleranza, il rispetto e la comprensione degli altri, in uno sforzo teso alla sensibilizzazione ai diritti umani ai livelli centrale e locale”
Risoluzione del Parlamento Europeo sul Montenegro
(Punto 22): “accoglie con favore la recente adozione della legge antidiscriminazione, che menziona esplicitamente l’orientamento sessuale e l’identità di genere e chiede la corretta attuazione del quadro legislativo vigente in materia di antidiscriminazione; invita le autorità montenegrine a rafforzare le misure per l’attuazione quadro giuridico e istituzionale del Paese in materia di diritti delle persone LGBT; incoraggia le autorità a adottare misure finalizzate all’astensione da qualsiasi azione intimidatoria nei confronti delle organizzazioni e delle persone LGBT e a fare il possibile per prevenire attacchi alla comunità LGBT”
Risoluzione del Parlamento Europeo sulla Turchia
(Punto 35): “esorta il governo a provvedere affinché l’uguaglianza a prescindere da genere (…) od orientamento sessuale sia garantita dalla legge ed effettivamente applicata, nonché rispettata dalla polizia; rileva la necessità di adottare ulteriori azioni contro l’omofobia e ogni altro tipo di discriminazione, molestia o violenza per motivi di orientamento sessuale e identità di genere, in particolare includendo i motivi in parola in una legge antidiscriminazione; esprime profonda preoccupazione per le continue persecuzioni nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) basate sulla legge concernente gli illeciti e sulle disposizioni in materia di «comportamento immorale»; ribadisce il proprio appello al governo turco affinché ordini alle forze armate turche di sopprimere la classificazione dell’omosessualità come malattia «psicosessuale»”
Risoluzione del Parlamento Europeo sulla Serbia
di Eitan Yao