di Daniela
Una giornata di sole splendidamente settembrina: luce, temperatura e colori sono esattamente quelli che dovrebbero essere in questa stagione. L'invito ricevuto parla chiaro: 11,30, Ernesto Meda Loft, via Col di Lana 8, in zona Navigli.
Quindi, parto da casa per tempo, trovo tutto quello che devo trovare al posto in cui me lo aspetto, tram compreso; ho il tempo di guardarmi intorno con tranquillità e di godermi una città dove le lingue che ascolti parlare per strada e sui mezzi pubblici sono sempre più varie, indovino la fermata giusta. La strada è una strada come tante a Milano, scorro i numeri, trovo quello che cerco, svolto all'interno di un cortile e... bam! Mi ritrovo improvvisamente, come per magia, in un ambiente incredibile, quasi ottocentesco!
Quattro cortili, uno che nasce dove il precedente si spegne, archi a dividerli, in alto case di ringhiera, un po' trascurate. Vecchie porte di botteghe o di attività industriali ormai dismesse da tempo, a testimoniare un'epoca diversa, alcune ristrutturate e recuperate, altre no.
Selciato per terra, tinte decise qua e la scrostate sui muri, segni di rimaneggiamento alle finestre originali: unica nota decisamente stonata le automobili...
Poi altro colpo di scena: sotto uno di questi archi una porticina; si apre e dentro, improvvisamente, eccoci ritornati nel XXI secolo: cucine super hightech, il bianco a dominare su vecchie travi a vista, che reggono il tetto e luminosissime vecchie finestre alte, in legno, acciaio e cristallo: davvero una scelta interessante e piacevole!
E qui è iniziato anche il buono, a far compagnia al bello e al pittoresco che finora ci hanno accompagnato, nella più classica delle concezioni di sempre: siamo entrati nella fase "Parmigiano Reggiano Academy". Un'esperienza piacevolissima!
La mattinata è passata tra foto, informazioni e, soprattutto assaggi, che ci hanno raccontato la realtà di questo capolavoro di gusto e di passione che è il Parmigian\o. Il nostro ospite, Igino Morini, ci ha guidato, attraverso curiosità e notizie, nella realtà del consorzio che produce il formaggio e ci ha insegnato, prima con suggerimenti specifici e dettagli tecnici e poi praticamente, comesi assaggia, si gusta e si riconosce ogni aspetto di questa delizia, compresa la sua stagionatura, passando attraverso un'attenta analisi organolettica e sensoriale.
Igino ci ha parlato delle tecniche di preparazione, della naturale esaltazione dei sapori del parmigiano, dei suoi tempi naturali di maturazione, delle cure e dei controlli, insomma di tutto quello che fa di questo formaggio, un'eccellenza italiana nota in tutto il mondo. Insieme agli altri foodblogger presenti siamo stati così bravi nel seguire le istruzioni e nello scoprire il gusto da meritare addirittura la coccarda che vedete qui sotto! Anzi , se vi volete divertire ed imparare pure qualcosa di interessante, potreste andare sul sito ufficiale del Parmigiano Reggiano e tentare anche voi l'avventura dell'assaggio! L'incontro si è concluso con una bellissma esperienza, a cui non avevo mai assistito "in diretta" : l'apertura (e il successivo assaggio) di una forma del 2011, seguito da qualche utilissimo suggerimento sulla conservazione casalinga del parmigiano... Il profumo che si sprigiona dalla forma è intensissimo e il sapore... eccellente. Abbiamo concluso questa bella e godibilissima riunione catapultandoci, di nuovo, agli inizi del secolo scorso: siamo infatti stati ospiti dell'organizzazione nel quarto ed ultimo cortile della via, nelle Fonderie Milanesi, in un ambiente che era una vecchia fonderia d'arte e poi un'officina di un collezionista di moto d'epoca, ristrutturato come ristorante, dove abbiamo assaggiato ottimi piatti, tutti a base di parmigiano di varie stagionature, ben presentati ed originali. Ispirata da cotanto esempio, ho pensato perciò di concludere questo breve escursus sulla giornata accompagnandomi con un godurioso piatto, che credo incontrerà il gusto di tutti i golosi... Gelato al parmigiano e miele con croccante al miele e sesamo Una gustosa rivisitazione del gelato presentato da Ale un paio di anni fa. Per il "gelato" 350 g di panna da montare fresca 200 g di Parmigiano Reggiano (bollino ORO, oltre 30 mesi, per me) 1 cucchiaio colmo di miele rododendro (o acacia) croccante al sesamo semi di sesamo 3 o 4 cucchiai colmi 100 g zucchero 10 g miele di rododendro (o acacia) Saltate i semini per 3 min in una padella antiaderente Sciogliete zucchero e miele e quando l'insieme comincia a diventare dorata mettere i semi far cuocere 2 minuti per far si che lo zucchero si sciolga completamente. E' tutto pronto quando per la cucina si spande quello squisito "profumo di fiera" o di "baracconi" che ci accompagna fin da quando eravamo piccoli: così speciale che non si può non riconoscere! Rovesciate su carta forno il croccante di un bel color oro intenso, ricopritelo con un altro foglio di carta forno e rendete sottile a piacere schiacciandolo con il mattarello. Attenzione alle ustioni, mi raccomando, nel maneggiarlo. Quando è tiepido si può lavorare agevolmente, dandogli forme particolari o tagliandolo con una lama affilata per ricavarne, come ho fatto io, forme regolari In un pentolino, scaldate la panna fin quasi al punto di ebollizione su fuoco medio: aggiungete il miele, che richiama il sapore del croccante. Appena sciolto versatevi il Parmigiano tutto insieme e mescolate bene fino a far amalgamare e sciogliere tutti gli ingredienti. Togliete dal fuoco: filtrate il liquido e versatelo direttamente in un contenitore. Mettete in frigo per almeno sei ore o in freezer per circa un'oretta ed è pronto da gustare. L'ho accompagnato con triangoli di croccante, che rinforzano leggermente la parte dolce del tutto, aggiungendo ancora un tocco aromatico con il sapore deciso dei semi di sesamo. Per i golosi, pura stasi! Buona settimana a tutti Dani