Il parroco contro il sindaco: “La casa di riposo resti dei soresinesi, non sia venduta”

Creato il 28 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Parroco di Soresina sempre in prima linea. Attacca in modo pesante e inequivocabile il referendum di Bologna, e nello stesso tempo scrive al sindaco Giuseppe Monfrini (Pdl) e alla presidentessa della casa di riposo Zucchi Falcina per chiedere loro un passo indietro. La casa di riposo, secondo don Angelo Piccinelli, non va venduta. Deve anzi restare “dei soresinesi”, secondo la volontà dei benefattori che fondarono l’opera pia da cui nacque l’attuale Fondazione Zucchi Falcina. Dei soresinesi, per quanto le vie della salvezza dalla vendita possano essere “tortuose”.
Per quanto il tono usato da don Angelo sia consono al proprio ruolo, tutt’altro che politico, lo scontro con il sindaco è evidente. In questo caso la lettera è firmata a nome del consiglio pastorale. Una presa di posizione condivisa quindi anche dai rappresentanti laici. Il consiglio pastorale, si ricorda, è soggetto a elezione popolare da parte dei fedeli.

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