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Il Partigiano Carlo: omaggio a Carlo Lizzani domani al Bif&st 2014

Creato il 07 aprile 2014 da Lightman
Inviato da Marco Lucio Papaleo
Video | 07/04/2014 ( ore 09:22 ) : L’ultima intervista al maestro Carlo Lizzani sarà vista in anteprima nazionale al Bif&st 2014 il giorno 8 aprile 08/04 ore 15.30 al cinema Galleria di Bari grazie al documentario Il Partigiano Carlo – Ricordi resistenti di un maestro del cinema del regista Roberto Leggio, già coautore del lungometraggio Il mistero di Lovecraft. 20 minuti in cui Lizzani racconta la sua esperienza di partigiano  a fianco al fianco dei GAP romani durante l'occupazione nazista della Capitale.
La testimonianza del maestro, oltre ad offrire un aspetto inedito e quasi misconosciuto della sua vita, rappresenta, a settanta anni dalla fine della Liberazione, un’importante testimonianza intellettuale, un vero ricordo appassionato di quel periodo oscuro che furono i nove mesi di occupazione della città di Roma. Lizzani a cominciare dal suo primo film Achtung! Banditi! del 1951,girato nei dintorni di Genova, è stato uno dei registi che meglio hanno raccontato la resistenza ed il fascismo con opere che hanno segnato una delle migliori stagioni del cinema italiano.
Il Partigiano Carlo è un omaggio ad un grande maestro del cinema attraverso i ricordi suoi e quelli dell'amico Mario Fiorentini, partigiano gappista, che svela la loro settantennale amicizia, divisa tra lotta politica, arte, cultura e cinema. Il documentario è estratto dall'opera "11", attualmente in fase di montaggio, che narra le vicende di Bandiera Rossa una formazione partigiana comunista che fu molto attiva durante i nove mesi di occupazione nazifascista a Roma. Attivi da prima dell’Armistizio, i partecipanti di Bandiera Rossa si opposero agli invasori con azioni di supporto e logistica, ma anche con azioni armate. 11 di loro vennero traditi e incarcerati in Via Tasso e poi fucilati a Forte Bravetta la mattina del 2 Febbraio 1944. La loro piccola storia si intreccia con la “grande” storia della Resistenza Romana. 11 martiri che rappresentano anche i 335 trucidati alla Fosse Ardeatine, ma che raccolgono nell’animo quei partigiani che combatterono assiduamente gli invasori della capitale. Tante storie di coraggio e di resistenza che si unirono nel grido “Viva l’Italia, Viva la Libertà!” &appId;

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