Che Dire? La parola "crisi" è entrata nel linguaggio corrente. Tutto appare in crisi, dall'economia al sistema di rappresentanza politica. Anche per questo, un senso di sconforto, d'indifferenza, di inquieta disperazione avvolge poco a poco luoghi e modi.
In questo contesto, anche la politica è miserabile e disperata.
A che vale nascondere la verità?
Se, ad esempio, l'ex comandante della polizia municipale si affida ad un corteo di avvocati armati di incerte diffide pubbliche, supportandolo con lamentose e invasive telefonate private, pretendendo di essere nominato revisore dei conti, anche se l'ex comandante della polizia municipale è un amico, dico che sbaglia, almeno nel metodo, e chi gli da retta sbaglia anche lui perché incoraggia i sogni più disperati.
Come negarlo? L'ambiente è impregnato da una demagogia inopportuna, petulante, rancorosamente miserabile, in nome di ragioni, di interessi e abitudini mentali in continuo allarme verso tutto quello che è altro da se, alimentando consapevolmente le pagine locali della Gazzetta di Parma con una continuità che sembra non sapere che la denuncia e l'indignazione sono come la stricnina: in piccole dosi può essere un utile ricostituente, ma in dosi ulteriori semplicemente uccide.
Se poi qualcuno arriviva a pensare, magari in buona fede, di svolgere un'azione politica e non una fessa e bambinesca vendetta al servizio dei desiderata di 4 gatti perdenti e spelacchiati , beh questo è un limite che, prima o poi, presenterà il conto.
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