Il Partito democratico punta sui giovani meridionali

Creato il 21 ottobre 2011 da Lalternativa

Prende avvio a Napoli, il 29 e 30 ottobre, ‘Finalmente Sud’, un programma di formazione politica per 2000 giovani meridionali che avrà la durata di un anno. Questo progetto verrà successivamente esteso dal Mezzogiorno a tutto il territorio nazionale. “E’ la nostra sfida – afferma il segretario del Pd Bersani – per andare in radice sui temi della formazione di una nuova classe dirigente”. Ne parliamo con Domenico De Santis, uno dei partecipanti e dei promotori.

Partiamo dai partecipanti, chi sono?

“I partecipanti saranno giovani sotto i 35 anni, provenienti da Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Molise, rappresentanti dei circoli del Pd, sindaci, amministratori locali, esponenti del mondo dell’associazionismo. E’ un progetto innovativo per la politica in Italia che darà vita ad un grande processo formativo, da Napoli nascerà l’Italia del 2020″.

Come si articolerà il corso da Napoli in poi?

“Ci saranno appuntamenti classici come quello di Napoli articolato in assemblea plenaria e workgroup e lezioni a distanza attraverso i nuovi strumenti informatici, il tutto per dodici mesi. In sostanza ogni utente accederà alla propria pagina personalizzata, potrà condividere informazioni ed aggiornamenti con gli altri utenti o con personaggi istituzionali ed entrare nei sottositi dei propri gruppi di lavoro. L’evoluzione formativa sarà garantita dagli strumenti del web 2.0 messi. Verranno messi in circolo nel sistema testi, esperienze, buone prassi di governo e vere e proprie lezioni a distanza”.

Insomma è un progetto molto innovativo oppure è solo propaganda elettorale?

“Il solo fatto che il Partito Democratico metta insieme 2000 giovani meridionali è una novità politica. Che decida di formarli e di farne la classe dirigente del Partito è una celta coraggiosa e di rottura rispetto al passato. Per vincere le elezioni politiche è necessario vincere nel Mezzogiorno, così non è stato nel 2006 e nel 2008, occorre ribaltare gli equilibri tra centro-destra e noi. Per fare questo il PD non ha bisogno solo di facce nuove, bensì di idee nuove e di un modo nuovo di fare politica”.


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