Il partito Forza Gnocca e le battute che non fanno più ridere

Sia chiaro che quella di Silvio Berlusconi sul partito “Forza Gnocca” è stata una battuta, magari che non fa ridere più di tanto, ma pur sempre una battuta. Il casino che si è sviluppato attorno è pressoché giustificato dai tempi comici del PresDelCons, che non li azzecca mai.Ciò nonostante è lecito pensare (io lo penso) che Anna Paola Concia, per quanto a ragione stanca di un certo modello culturale, abbia avuto una reazione spropositata. Che talvolta il “popolino” si mostri siffatto perché adduce troppa importanza alle misere galanterie del premier. Che i media dovrebbero finirla di risaltare le sue battute, pubblicità gratuita qual è. Eppure a giustificare ogni circostanza elencata è l’atteggiamento dello stesso Berlusconi il quale ormai sembra un uomo fuori dalla realtà: non è certo tempo di scherzare sulla gnocca, per lui. Qualcuno sostiene sia il suo modo di provocare (cosa che gli riesce benissimo, ma non parliamo di “grande comunicatore” vi prego) e che ogniqualvolta ci cascano tutti come polli. Francamente non se ne vedono più neppure i tratti della vecchia volpe, specie nel giorno in cui – spero di non scadere in un becero moralismo, che peraltro detesto – sono stati celebrati i funerali delle donne morte sotto le macerie della palazzina crollata a Barletta. Ok, la battuta sul partito “Forza Gnocca” in definitiva non è nulla di grave. Ma è l’ulteriore tassello di un puzzle che prima verrà completato, prima verrà messo da parte.