06/12/2011 07:35
Da sempre Poche idee, ma confuse evita di occuparsi di tutto ciò che è politica o meglio ancora partitocrazia, oggi però vogliamo parlarvi di un movimento che aspira a diventare partito. L'eccezzione nasce dal fatto che questo movimento ci riguarda da vicino.
Il Partito Pirata in Italia ha cinque anni di esperienza come associazione culturale, ma ha deciso di crescere. Il richiamo è ai pirati informatici che sperimentano i limiti delle tecnologie. "Non ci si può definire un partito finché non si partecipa alle elezioni. E noi abbiamo deciso di partecipare alle prossime elezioni, presentandoci a macchia di leopardo", chiarisce Athos Gualazzi, presidente dell'Associazione partito pirata.
"Decideremo meglio quando saremo in prossimità delle elezioni, intanto ci lavoriamo", aggiunge Gualazzi. Le discussioni, infatti, sono ancora aperte, a partire dal programma. Consenso unanime tra i "pirati" sui cavalli di battaglia storici: una rete libera, opposizione a qualsiasi forma di censura, riforma del copyright e dei brevetti. Sostengono le piattaforme per difendere la privacy da intrusioni esterne, come Tor, utilizzata dagli attivisti politici. Sono attenti alla trasparenza dei processi politici e ai diritti civili. Al momento non escludono nessuna collaborazione verso aree riferibili alla destra o alla sinistra, anche se hanno sottolineato una vicinanza alle posizioni di Sinistra e Libertà nella loro ultima riunione, trasmessa in diretta su internet attraverso una piccola telecamera in sala: gli spettatori hanno commentato gl interventi in una chat e nel social network twitter.
Recentemente i pirati italiani sono scesi in strada e hanno protestato contro Area Spa, un'azienda che ha vinto una gara da 13 milioni di euro per fornire al governo siriano le tecnologie di monitoraggio delle comunicazioni su internet. La notizia, diffusa dall'agenzia di stampa Bloomberg, in pochi giorni ha portato la società italiana a fare marcia indietro e richiamare i suoi tecnici da Damasco.
A entusiasmare i sostenitori dei Partiti pirata è stata soprattutto l'ultima vittoria del "Piraten Partei" a Berlino: a sorpresa hanno ottenuto 130mila voti alle elezioni per il Parlamento della città-Stato tedesca. Molto attivi anche nelle recenti consultazioni Russe.
Teniamoli d'occhio.