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Il Partito Tod’s

Creato il 01 ottobre 2011 da Fabio1983
Il Partito Tod’sC’è qualcosa di tremendamente sbagliato nella pagina acquistata sui maggiori quotidiani da Diego Della Valle. Non tanto nei contenuti – che qualcuno riterrà senz’altro condivisibili – quanto nell’approccio comunicativo. La lettera aperta dell’imprenditore alla classe politica è intrisa di retorica e opportunismo. Dà l’aria, nella sua melensaggine, di essere uno specchietto per le allodole. Non ha niente a che vedere con il Progetto delle imprese (o manifesto, che dir si voglia) di Confindustria in cui si leggono se non altro delle proposte concrete per far ripartire la crescita (di qui, non a caso, le solite litanie sul/sulla leader degli industriali che alla scadenza del proprio mandato pensa a una eventuale discesa in campo). Della Valle è un uomo ricco che acquista spazi che altrimenti avrebbe utilizzato per la promozione dei suoi prodotti non aggiungendo nulla di quanto non abbiano già fatto i cittadini mediamente informati attraverso, ad esempio, i social network (astenersi da commenti tipo “il popolo del web”, grazie), ma anche al bar o in fila alla posta. Si fosse aperto un blog come un Grillo qualsiasi, per dire, sarebbe apparso almeno più genuino. Certo, si potrebbe eccepire sull’interventismo (spesso tardivo) della società civile, quell’agglomerato composto da influenti personalità di cui si avverte di tanto in tanto la necessaria partecipazione alla vita politica. Zitti per mesi, quando finalmente dicono la loro non va più bene e ci si lamenta. Nel caso di Della Valle, però, non è incoerenza. Semplicemente avrebbe potuto spendere i suoi quattrini molto meglio (in attesa del primo che sosterrà la nascita del Partito Tod’s).

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