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Il Passaporto delle Dolomiti

Da Bina1970
Visto il successo riscosso dal Passaporto nell'ultimo post ho pensato di mostrarvelo meglio.
Il Mio Passaporto è stato "rilasciato" il 28 luglio 2002 (cazzarola caspiterina!).
Cosa è?
Un libretto blu con le scritte d'oro pubblicato dalla Light Hunter di Cortina d'Ampezzo, diviso in varie sezioni, e precisamente:
Dolomiti Orientali e Bellunesi
Dolomiti Occidentali e Brenta
Dolomiti Centrali
Dolomiti Settentrionali
Il Passaporto delle Dolomiti  
A cosa serve?
A "collezionare" i Timbri nelle paginette all'uopo dedicate.
Il Passaporto delle Dolomiti
Cosa sono i Timbri?
Nei Rifugi alpini, nei Musei e in alcuni ristoranti in alta quota è possibile (non sempre) trovare  i timbri che sono rappresentativi del luogo.
Ce ne sono di alcuni davvero belli (altri talmente scrausi e deprimenti che ti vien da piangere quando li vedi. Ma ci dedicherò un paragrafo più avanti, che è giusto che si sappia!).
Il Passaporto delle Dolomiti
Perché IO (nata sotto il segno del bradipo ascendente bradipo) possiedo il Passaporto delle Dolomiti?
Questa è una gran bella domanda che merita una risposta articolata.
Mio marito è da sempre appassionato di Montagna.
Ma di quelli che se potessero ci starebbero tutto il giorno e tutti i giorni della vita.
Che non si stanca mai, che va ad arrampicare, a camminare, a sciare, a correre in salita (quando il temporale incombe).
Quando mio marito parla di Montagna in realtà ha in testa le Dolomiti.
Io ho da sempre preferito il mare, ho sempre sostenuto che vista una montagna viste tutte e che i frattali ci insegnano che in fondo in fondo ci si può accontentare di guardare una piccola roccia senza scalare un massiccio (è molto più riposante e molto meno pericoloso).
In occasione della prima vacanza insieme in montagna l'astuto soggetto di cui sopra facendo leva sul mio spirito del collezionare (tutto) mi ha (molto furbescamente devo dire) regalato il Passaporto delle Dolomiti.
Da quel giorno ho iniziato a girellare (non troppo allegramente, resta comunque una fatica boia) tra un rifugio e l'altro raccogliendo timbri.
Ovviamente continuavo a chiedere ogni tre minuti e mezzo "Quanto mancaaaaa????" ma appena arrivata a portata di rifugio correvo dentro, compravo un Croccante Mordicchio e chiedevo del timbro.
Poi andavo  in bagno (per ovvie ragioni che non sto qui a sottolineare) memorizzando per il futuro come questo era tenuto (e qui ve ne potrei raccontare delle belle. Una ve la dico. In una occasione si è avverato uno dei miei incubi ricorrenti, il bagno con la porta a vetri. Ma dico.. si può?). 
Come ho già detto alcuni timbri sono davvero graziosi.
Ci sono le marmotte, le stelle alpine, la sagoma del rifugio stesso, la montagna.
Altri gestori (buuuu) usano darti il timbro che mettono sul blocco delle ricevute fiscali.
Senza parole.
Ti vien da domandarti: ma non possono fare un micro investimento? Suvvia, che sarà mai. Compratevi un bel timbro e mettete un pelucco di inchiostro nel tampone che il più delle volte è talmente secco che ti ci potresti limare le unghie!
Il mio Passaporto è rimasto inutilizzato per un po' di anni, ora lo stiamo rispolverando.
Non solo, ne abbiamo preso uno nuovo di zecca per Edoardo.
Il Passaporto delle Dolomiti
Visto che il mio livello di allenamento è pari a -4.362 va benissimo iniziare con rifugi facili ai quali si arriva camminando tranquillamente e che Edoardo possa affrontare senza problemi.
Ma che accidenti dico?
Edoardo mi batte già su tutta la linea! Ma mi tengo buona questa scusa finché lui è piccino picciò, visto che la sua attitudine al movimento è già molto spiccata (corre sempre, anche per andare dal soggiorno alla cucina) io mi devo dare da fare.
Perché sennò sto cercando di perdere peso e "tirarmi un po' in qua"?
Ah... Forse (e dico forse) la montagna inizia anche a piacermi.
PS: ovviamente voi esperte di scrap potrete riprodurre un passaporto anche migliore, io nemmeno ci ho provato. Anche perché prima di finire questo, hai voglia! (70 paginette da riempire di timbrini, non so se rendo).

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