Il passeggino: quando il bambino dice no

Non c’è che dire: lo scopo principale del passeggino è quello di semplificare la vita delle mamme, che sempre indaffarate non potrebbero tener in braccio tutto il giorno il proprio bambino. Svolge dunque un duplice ruolo benefico:

• prima di tutto consente il necessario distacco fra neonato e mamma, che pure ha la possibilità di vegliare su di lui perennemente, consentendogli in autonomia di sperimentare il mondo;
• svolge il ruolo di tata a tutti gli effetti. Perché più è comodo, più è accessoriato, più e stabile, più il bambino lo vivrà con piacere.

Eppure non a tutti i bambini piace stare nel passeggino e fare la spesa o muoversi con il proprio figlio, per molte mamme, diventa un incubo.
Non esiste una strategia univoca per abituare i più piccoli al passeggino per cui l’ideale è osservare i comportamenti del neonato per comprendere le varie possibilità d’azione. Magari al bambino non piace essere legato, o non ama il sole in faccia.
Tanto per cominciare il consiglio è quello di:

• munirsi di un passeggino comodo, leggero, funzionale, meglio ancora se ecologico;
• consultare il proprio pediatra per scoprire eventuali problemi fisici che inibiscono l’amore del bambino per il passeggino;
• munirsi di tanta pazienza e non piegarsi alla volontà dispotica del bambino.
   

Il più delle volte non si tratta nemmeno di capricci, quanto piuttosto di abitudini: non bisogna dimenticare che un neonato è stato abituato ad un rapporto diretto con la madre lungo 9 mesi. Il contatto con la sua pelle, la percezione del suo calore, ma soprattutto il suo profumo, sono tutti elementi tranquillizzanti di cui sente il bisogno, specie quando si va fuori per una passeggiata. Il segreto dunque è quello di trovare presto l’oggetto transizionale, che potrà essere una copertina o magari un peluche. Quel che conta è che abbia il tranquillizzante odore della mamma ed il profumo della casa.

Quando l’oggetto che aiuterà il distacco sarà trovato è probabile che il neonato possa fare a meno del contato con la mamma per tutto il tempo della passeggiata, facendosi coccolare dalla tata passeggino e proteggere dalla propria copertina.
Naturalmente ogni bambino fa mondo a sé, il segreto sta dunque nell’osservazione e nella sperimentazione: con un poco di pazienza si potrà trovare la soluzione giusta per tutte le situazioni.