Il Chianti Classico contro i cinghiali. Quattro aziende vitivinicole di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, si coalizzano nella lotta contro gli ungulati, responsabili di danni sempre più frequenti e ingenti alle produzioni di qualità del territorio. Si parla di circa 1.500 quintali d’uva che, nell’ultima vendemmia, sono andati persi a causa di cinghiali e caprioli particolarmente golosi dei grappoli. Per questo quattro importanti realtà come Rocca di Castagnoli, Barone Ricasoli, Castello di Meleto e Badia a Coltibuono, hanno annunciato oggi in una conferenza stampa a Brolio di voler alzare la voce, anche in sede regionale e politica, per difendere le loro produzioni, il loro territorio e, in sostanza, il loro fatturato. Specie da una gestione della caccia e dei contenimenti preventivi che mostra lacune. Nel frattempo è al vaglio della Regione Toscana una legge obiettivo che potrebbe, da gennaio 2016 quando la competenza in materia tornerà in capo alla Regione, contrastare questo dilagante fenomeno. Ma come sottolineato da Francesco Ricasoli di Barone Ricasoli e Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio del Vino Chianti Classico, ci sono molte criticità da analizzare con attenzione. Per ascoltare le interviste complete clicca qui.
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