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Il patto di stabilità e la svendita del paese

Creato il 13 luglio 2010 da Samuelesiani

L'altro giorno un post di Gan di Nonsosescendo, mi ha portato a fare una riflessione. Scriveva:   Tutta l'Italia è ormai una gigantesca Arcore, il cui sindaco Marco Rocchini ha comunicato che, essendo il suo comune strozzato dal patto di stabilità e dai tagli alla finanza locale, ha dato l’assenso al cambio di destinazione d’uso di 30 ettari di terreni agricoli inseriti nel parco del Lambro. Sopra quei terreni, l’immobiliare Idra ( un nome, un programma) della famiglia Berlusconi realizzerà 400 appartamenti per 1200 nuovi abitanti. Situazioni del genere sono ormai la prassi seguita dai comuni per tirare a campare, e dai palazzinari ed immobiliaristi per arricchirsi. Come giustamente notava, non siamo solo di fronte all'ennesimo conflitto d'interesse. E' l'ennesimo aiutino (non saprei dire quanto casuale) a vantaggio dei soliti noti e degli amici degli amici, ben rappresentata da quella cricca di politici, imprenditori, ecclesiastici etc. che hanno le mani in pasta su tutti questi affari. Ma ci leggo altro. Oltre Scajola e agli altri che non sanno bene chi ha pagato la loro propria casa, ci sono le mafie, che non vedono l'ora di infiltrarsi in tutti questi appalti, con o senza dell'aiuto della cricca di cui sopra. E così, dopo uno scudo fiscale in cui lo Stato si è fatto riciclatore di soldi sporchi, compresi quelli della mafia, nell'estrama ratio dei conti da sistemare si intravede il pericolo che questa si trasformi in un grosso affare per le organizzazioni mafiose, che paiono le uniche a guadagnare dalla crisi.

Pubblicato da samuelesiani | Commenti (4) Tag: povera patria, mondotondo mondoquadro
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