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Il pazzo mondo di Guy Bourdin a Sommerset House

Creato il 14 febbraio 2015 da Nebbiadilondra @nebbiadilondra
Donne ovunque. E gambe. E labbra. E mani. E scarpe. Soprattutto scarpe. Ma no. Guy Bourdin (1928-1991) non era uno psicopatico con tendenze da maniaco sessuale (anche se devo confessare che dopo qualche minuto all’interno della mostra di Sommerset House avevo cominciato a pensarlo…), ma un fotografo surrealista quando il Surrealismo era ormai diventato un mezzo per agire sui desideri inconsci del pubblico. 
 

Il pazzo mondo di Guy Bourdin a Sommerset House

Guy Bourdin


Al contrario di Horst – artistico, elegante, monocromatico – Bourdin dedica il suo genio non tanto alla moda quanto alla fotografia della pubblicità di moda. Le sue preferenze non vanno agli abiti, ma agli accessori. E le sue campagne per smalti, rossetti, scarpe e borse non mancano mai dalle pagine di Paris Vogue o Harper’s Bazaar. Il suo stile è un misto di influenze diverse che vanno dal suo maestro Man Ray, a Magritte e Balthus, fino a Luis Buñuel.

Il pazzo mondo di Guy Bourdin a Sommerset House

Guy Bourdin

Bourdin si ispira alla ‘massa’ ed è ispirato da essa: giocando sui desideri più nascosti della donna, quella che dalla parrucchiera sfoglia annoiata una rivista e improvvisamente si blocca davanti ad una foto che cattura la sua immaginazione per intenderci. Questo è  Bourdin. Non per nulla fu uno dei più celebri fotografi di moda e pubblicità della seconda metà del XX secolo. Anche lui come Helmut Newton ama stupire e provocare, ma la sua audacia formale e la forza narrativa delle sue immaginivanno oltre i limiti della mera fotografia pubblicitaria propriamente detta. Bourdin prende la fotografia di moda e la reinventa.

Il pazzo mondo di Guy Bourdin a Sommerset House

Guy Bourdin

Approda a Paris Vogue nel 1955, quando la fotografia di moda era sopratutto illustrativa e monocromatica (vedi Horst) e ci resta fino al 1987, rivoluzionando completamente lo stile. Le sue immagini sono provocatorie, scioccanti, surreali cariche di sensualità esplodono di colori primari. Colore, umorismo (nero, nerissimo) teatro dell’assurdo e sensazione che la finzione non sia mai stata cosi reale.
Fino al 15 marzo 2015
Guy Bourdin: Image Maker
Sommerset House
somersethouse.org.uk
 

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