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Il Pci nella storia d'Italia

Creato il 21 ottobre 2011 da Gaetano61

Ho avuto l'occasione di visitare a Bologna la mostra "Avanti popolo - Il Pci nella storia d'Italia", curata dalla Fondazione Gramsci e dalla Fondazione Cespe (Centro Studi di Politica Economica). La mostra, giunta a Bologna dopo aver toccato altre città italiane, illustra la storia del Pci dalla sua fondazione a Livorno nel 1921 alla sua trasformazione in Pds a Rimini nel 1991, scegliendo di inserirla nell'evoluzione storica italiana e mondiale. Il materiale messo a disposizione dei visitatori (fotografie e filmati) comprende anche alcuni documenti riprodotti o in originale, come alcune pagine dei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, il testo di un discorso di Palmiro Togliatti, le pagine degli appunti che Enrico Berlinguer prese durante un incontro con Bettino Craxi nel 1983. E' stato interessante notare anche solo la calligrafia di questi leader storici del Pci, da quella molto curata e lineare di Togliatti a quella quasi sismografica di Berlinguer. La visita ha restituito una sensazione a metà tra la nostalgia per una storia politica che le  trasformazioni del dopo caduta del Muro di Berlino hanno finito per disperdere (c'è modo e modo, infatti, per rispondere ai cambiamenti storici) e la consapevolezza che senza quella storia, la storia dei comunisti italiani, l'Italia sarebbe un Paese peggiore. Rimanendo in argomento, segnalo la pubblicazione in rete dell'archivio di Pietro Ingrao. Dalla sezione poesie, ne riporto una tratta dalla raccolta "Il dubbio dei vincitori", "L'Accaduto" :
«XV
E muto ogni volta
tendo la mano.
Come se tu,
sventura,
fossi la vita.»

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