Il Pd condizionato da Napolitano

Creato il 11 luglio 2013 da Gaetano61

Nel giorno in cui Napolitano incontra Grillo e Casaleggio confidando loro che non è dotato di pile duracell e che quindi non arriverà alla fine del suo secondo settennato, il parlamento ha trovato il modo di votare a maggioranza, su proposta del Pdl, la sospensione dei lavori per tutta la giornata, in aperta polemica contro la decisione della Cassazione di fissare l'udienza del processo Mediaset il prossimo 30 luglio. Secondo i berlusconiani, per una volta tutti "falchi", la Corte di Cassazione avrebbe dovuto attendere il naturale spirare dei termini di prescrizione di uno dei reati di cui è imputato Berlusconi, e questo, pare di capire, per un doveroso rispetto della volontà degli elettori, che dal 1994, a milioni, continuano a tributargli il loro consenso. La domanda non è perché il Pdl dica e proponga cose del genere (fa parte della sua ragione sociale), ma quella di come fa il Partito democratico a votare simile cose: e la risposta non può che trovarsi riandando all'inizio di questo post, alla figura di Napolitano, nella richiesta e nella sua accettazione di un secondo mandato, richiesta avanzata soprattutto da parte di un Pd letteralmente a pezzi, e forse solo quando Napolitano non sarà più presidente, il Pd sarà libero di fare pienamente le sue scelte. 

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