Lettera di Luigi Zanda, Presidente dei senatori del Pd e di Roberto Speranza, Presidente dei deputati democratici, ai circoli e agli iscritti Pd.
Care democratiche, cari democratici,
molte bugie e falsità si stanno diffondendo su ciò che è stato deciso ed è accaduto ieri. (ecco allora per adeguarsi al clima l'arrivo di questa bella letterina)
E' bene dunque chiarirlo. Dopo l'annuncio della Cassazione che ha fissato il giudizio sul processo Mediaset al 30 luglio, ieri Il Pdl ha chiesto tre giorni di sospensione dei lavori parlamentari. Il Pd si è opposto, perchè questa richiesta era inaccettabile. Cosi come si è opposto alle richieste di sospensioni di due giorni o un giorno dei lavori. A questo punto il Pdl ha richiesto di poter riunire i gruppi parlamentari della Camera e del Senato, nel tardo pomeriggio, dopo il question time del presidente Enrico Letta alla Camera. Analoghe richieste, fatte anche dal Pd e dagli altri gruppi parlamentari, sono sempre state accolte. Se ne è discusso nelle presidenze dei gruppi parlamentari del Pd al Senato e alla Camera. E in entrambi i casi, considerati anche i precedenti e la consuetudine, si è acconsentito. (perchè il vero problema era trovare una scusa per salvare la faccia,quindi ok alla "troiata" ma solo se si può spacciare per: riunione dei gruppi parlamentari)
Far passare questa decisione come un piegarsi del Pd alla volontà del Pdl di protestare contro le decisioni della Cassazione è contro la verità. E' una speculazione politica e una provocazione che si lancia in un momento particolarmente difficile della vita del Paese. Lo dimostra anche il fatto incontrovertibile di un Parlamento regolarmente al lavoro. (ecco,appunto!!!)
Il Pd ha una posizione chiara: non si possono mischiare le vicende giudiziarie personali con la vita del governo. Le sentenze, come ha chiarito il segretario Epifani, si rispettano e si applicano. Su queste posizioni non vi possono essere dubbi, cosi come non ve ne devono essere sulla fermezza del partito: noi abbiamo deciso di sostenere il governo di servizio, l'unico possibile dopo che Grillo e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di non utilizzare il consenso popolare ottenuto per un governo diverso. Con lealtà sosteniamo il governo di servizio per realizzare il programma indicato dal presidente Letta: affrontare l'emergenza economica e fare le riforme. ( A proposito del "governo di servizio, unico possibile dopo che Grillo ha deciso di non utilizzare il consenso per un governo diverso", qualcuno faccia ascoltare al duo Speranza - Zanda le parole di Bersani, pronunciate la scorsa settimana a Cremona: "Non volevo mica fare l'alleanza con Grillo, son mica matto". Che altro aggiungere?)
Ma non abbiamo paura e siamo pronti ad ogni evenienza. Non consentiremo al Pdl di giocare con la vita del Paese. (mhh... forse intendevano "siamo proni ad ogni evenienza!)
Luigi Zanda e Roberto Speranza
A stretto giro di posta arriva la lettera dei 70 senatori, sulla falsa riga di quanto già sostenuto dai capigruppo.
"Piacerebbe vedere uno scatto d'orgoglio da parte del Pd e che fossero comunicate meglio le nostre buone ragioni al Paese. A cominciare dalla fatica e dalla responsabilità nel sostenere un governo chiamato a realizzare riforme a fronte di una crisi gravissima. (Governo chiamato a realizzare riforme a fronte di una crisi gravissima??? Ma l'esecutivo Letta è in carica da esattamente 74 giorni e non ha prodotto nulla, se non rinvii. E' stato formato un governo da due partiti che non sono d'accordo su nulla e il Pd puntualmente si divide su ogni scelta: dagli F35 all'ineleggibilità di "coso" (oggi Speranza ha detto "Coso è eleggibile", Felice Casson ha risposto "Noi contrari all'ineleggibilità? Non mi risulta",ciò passando per la rimodulazione dell'Imu e l'aumento dell'Iva (provvedimenti votati da Pd e Pdl durante il governo Monti).
Sapevamo che non stavamo creando un governo di larghe intese con Merkel o Cameron, ma le condizioni di urgenza cui ci richiamava qualche settimana fa il presidente Napolitano non sono cambiate. (ma l'urgenza va avanti da due anni, da quando il governo di "coso" è caduto nel novembre 2011. Da allora il Pd ha fatto parte della maxi-maggioranza che ha sostenuto il governo Monti (con "coso") e della maxi-maggioranza che sostiene Letta (sempre con "coso").
E' demagogico invocare il ritorno alle urne (beh.. certo,molto meglio farsi ricattare dal Cavaliere sui processi e assistere all'indegna pagina di ieri).
quando tutti sappiamo che il porcellum ci restituirebbe un parlamento altrettanto frammentato e ingovernabile.(ma come? Dal dicembre 2005,cioè da quando è stata approvata la legge Calderoli, il centrosinistra ha governato per più di tre anni (due di governo Prodi, oltre un anno con Monti e gli 'spiccioli' del governo Letta), dimostrando di non voler assolutamente cambiare il Porcellum (prima delle ultime Elezioni, convinti di vincere a mani basse, al Pd non conveniva rinunciare al premio di maggioranza alla Camera garantito dalla 'porcata'). E poi, da quando in qua il PD ha una minima idea su come riformare la legge elettorale, dato che ogni tot. mesi esce una nuova bozza, e si tratta sempre di fritto misto al cubo di altre leggi europee.
... Proprio vero, a volte è meglio tacere e lasciare qualche dubbio...
Non sosterremmo un minuto di più questa maggioranza se non pensassimo che possa produrre in tempi certi le scelte di cui il Paese ha bisogno. Ma oggi rivendichiamo che questa è la miglior scelta che si possa fare date le circostanze". (ah ecco..bella scelta. Complimentoni!)
firmatari della lettera (dei 70) venuti fin'ora alla luce: Francesco Russo, Valeria Fedeli, Claudio Martini, Rita Ghedini, Giorgio Tonini, Francesco Verducci, Miguel Gotor, Stefano Collina, Paolo Corsini, Vannino Chiti, Camilla Fabbri, Paolo Guerrieri, Stefano Esposito, Giorgio Santini, Angelica Saggese, Giancarlo Sangalli, Francesca Puglisi e Rosanna Filippin.
