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Il PD scelga la strada del federalismo dei circoli

Creato il 26 luglio 2011 da Renatocappon

La lettera di Bersani al Corriere della Sera mette a posto un po’ di cose: il buon nome del Partito, il codice etico, i bilanci certificati e trasparenti e altri aspetti che servono a mettere in chiaro che il PD ha scelto la strada della pulizia. Molte altre questioni restano invece aperte ed esigono soluzione chiare ed immediate, una su tutte, a mio giudizio, è la gestione finanziaria del Partito. La legge sul finanziamento pubblico ai partiti, come noto, porta nelle casse delle formazione politiche, dunque anche in quelle del PD, un fiume di denaro sulla cui gestione non abbiamo nulla da obiettare, ma che stride in maniera clamorosa con le ristrettezze economiche con cui debbono combattere gli organismi territoriali, circoli in testa, costretti a sopravvivere con le modeste “accise” derivanti dalle campagne di tesseramento e con altri piccoli proventi decisamenti insufficienti rispetto alle ambizioni di radicamento più volte declamate dalla dirigenza.Accade quindi che campagne elettorali e altre occasioni simili vengano spesso lasciate a quasi totale carico della periferia che in qualche, per fortuna sparuto caso si lascia travolgere da una certa creatività finanziaria che coinvolge rapporti con il privato e che sconfina talvolta in un deprecabile toraconto personale.Questo quindi è il momento delle scelte soprattutto di quelle coraggiose, e in questo senso sarebbe quantomai opportuno scegliere la strada del decentramento o se preferite di un reale federalismo finanziario dei circoli  che non può che passare attraverso un deciso abbattimento dei costi delle strutture centrali  a favore di una reale autonomia del territorio, presupposto indispensabile per garantire tutta l’indipendenza di cui la politica ha bisogno.


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