Il PDL avanza proposte sulle pensioni

Pensioni, ancora nuovi movimenti nonostante tutti i problemi delle ultime ore, dal braccio rotto di Bossi alle bislacche e balzane proposte provenienti da ogni lato ecco che probabilmente Berlusconi ha trovato la quadra.

Novità in vista per le pensioni, anche se la Lega Nord continua a dire di no, anche se la loro attenzione si è spostata su chi non ha mai lavorato. Incertezze restano, la CGIL ha proclamato lo sciopero generale, mentre Cisl e Uil, finora contrarie a qualunque riassetto previdenziali, oggi il PDL  lavora su un’ipotesi che prevede l’elevazione a 62 anni dell’età minima per il diritto alla pensione. Di fatto, lo stesso traguardo anagrafico a suo tempo previsto dalla riforma del 2004, quella targata Maroni-Tremonti.
La normativa sulle pensioni prevede che dal 2013 scatti la quota 97: cioè la possibilità per i lavoratori dipendenti di conseguire il diritto alla pensione con 62 anni di età e 35 di contributi, ma anche con 61+36. Una volta in possesso di questi requisiti occorre poi attendere un altro anno per andare effettivamente a riposo; per gli autonomi la quota richiesta è più alta di un anno.
Il PdL per ora vuole spostare la quota quota 98 con i 62 anni di età come requisito minimo, in presenza di 36 di contributi, con la possibilità di sfruttare anche la combinazione 63+35. I requisiti potrebbero comunque essere oggetto di ulteriore mediazione, questo solo se la Lega accettasse il principio di toccare l’anzianità, perchè prioritario resta la stabilità del governo.Il pacchetto potrebbe anche prevedere, sempre in omaggio a Maroni, anche il ripristino del cosiddetto super-bonus, ossia l’esenzione dai versamenti contributivi come incentivo a restare al lavoro.
Secondo fonti del Pdl il nuovo limite potrebbe essere fissato a 200 mila euro, con un prelievo del 5 per cento (invece che del 10): si tratterebbe comunque in questo caso di un sostanziale ridimensionamento. L’ipotesi di un aumento Iva limitato ai beni di lusso si presenta comunque di difficile applicazione pratica.
In ogni caso vanno reperite le risorse necessarie per alleggerire il sacrificio richiesto a Regioni, Comuni e Province. A proposito dei piccoli municipi, pare ormai acquisita una revisione della norma che prevedeva la loro unione forzosa al di sotto dei 1000 abitanti. Si procederebbe sulla via delle sinergie e della messa in comune dei vari servizi tra i Comuni.

Related content:

1. Finanziaria 2011: novità per le pensioni, speciale donne e non solo
2. Manovra e Pdl: 3 proposte per uscire dalla crisi: maxi incentivi per restare in servizio, finestra pensionistica o contributivo?
3. Vertice PDL per valutare pensioni ed IVA.Nuove modifiche alla manovra
4. Pensioni si, pensioni no.Cambiamenti in vista per le donne. Lega: le pensioni non si toccano!
5. La manovra non piace ai membri della maggioranza.Aumentare IVA e nuove norme sulle pensioni tra le proposte di emendamento

Better Related Posts Plugin