Miracleman
Sin dal momento in cui la Marvel, attraverso l'allora Editor-in-Chief Joe Quesada, annunciò che si sarebbe occupata della ristampa (e successivo completamento) di Miracleman (ve ne parlai QUI nell'ormai lontano - sigh! - 2009) sono stati molti i lettori che si son chiesti quali fossero le vere finalità dell'operazione.
Ammetto che candidamente non ho mai creduto alla possibilità che la casa delle idee avesse acquisito i diritti del personaggio allo scopo di introdurlo nel suo classico universo narrativo. Che senso avrebbe avuto? L'unica motivazione plausibile, nei miei pensieri, era quella di assicurarsi un'opera scritta da Ala...ops! da The Original Writer, in modo da poter finalmente accostare il nome dell'autore britannico al suo logo e (soprattutto) garantirsi un'opera di altissimo livello destinata a diventare un best (e long) seller.
Ebbene, forse mi sbagliavo. Almeno a quanto sembra osservando questa immagine pubblicata da Bleeding Cool.
In alto a sinistra, tra le varie realtà osservate da The Watcher, appare Miracleman.
Disegno di Jimmy Cheung
Osservando con attenzione la splash page realizzata da Jimmy Cheung per l'albo Original Sin #0 (su testi di Mark Waid) si noterà in alto a destra la presenza di Miracleman, presenza che però, come d'incanto, viene meno nella tavola definitiva a colori (poi effettivamente pubblicata).
Nella tavola definitiva Miracleman diventa un personaggio
anonimo
Non si sa se la (mancata) apparizione di Miracleman sia nata dalla volontà degli autori di omaggiare il personaggio o si sia trattato invece di una retromarcia editoriale della Marvel. Spero vivamente nella prima ipotesi (magari per questo corretta dalla casa editrice) e continuo a sperare che Miracleman resti nel suo mondo alternativo.