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Il peccato più grande

Creato il 26 settembre 2011 da Marinobuzzi

Viene il dubbio, leggendo le parole di certi esponenti ecclesiastici, che il male supremo, per l’umanità, sia l’omosessualità. Incredibile come un uomo di chiesa che dovrebbe diffondere la parola di Dio che, mi dicono, essere l’amore, riesca invece a sputare odio con la facilità di un qualsiasi inquisitore.
Se guardo alla chiesa vedo una struttura piramidale ai cui vertici ci sono vecchi maschi potenti che sfruttano la propria influenza per ottenere maggior potere. Le menti illuminate vengono messe ai margini, i teologi che vanno contro l’idea di potere vengono accusati di eresia.
Il potere del maschio ha sostituito l’idea di chiesa povera e vicina ai più deboli con quella di una chiesa arrogante e meschina che disconosce ogni forma di amore che si allontana dalla propria “verità”.
Così ha fatto monsignor Babini le cui parole hanno offeso, ancora una volta, la sensibilità delle persone GLBT e di tutti/e coloro che che una volta qualcuno ha definito “cattolici maturi”. Per iniettare il suo veleno il monsignore ha usato il sito ultracattolico Pontefix conosciuto dai più per gli attacchi violenti contro tutti coloro che vengono definiti “impuri”.
Secondo il monsignore, il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, per il semplice fatto di essere un omosessuale dichiarato (e non, come invece moltissimi maschi dentro e fuori la chiesa, un omosessuale represso), sarebbe più immorale del presidente del consiglio.
Non importa che quest’ultimo sia stato coinvolto in inchieste che riguardano giri di prostituzione e minorenni (giusto per citare quelle relativa all’aspetto sessuale della politica italiana). Per il monsignore il fatto che comunque il premier prediliga persone “dell’altro sesso” lo rende meno “peccatore” di Vendola che invece non ha mai nascosto la sua omoaffettività e la sua omosessualità.
Non importa cosa io pensi delle religioni, ho sempre avuto massimo rispetto nei confronti dei e delle credenti ma quotidianamente molti esponenti del mondo cattolico (e molti fanatici religiosi) attaccano in modo brutale i nostri affetti, le nostre anime e il nostro orientamento.
Come può uno come Babini rivestire il ruolo di vescovo emerito di Grosseto? Come può un’istituzione religiosa accettare che quelli che sono i principi di amore e fratellanza vengano snaturati da uomini che invece di predicare l’amore, la giustizia, l’equità sociale si accaniscono con tanta violenza contro persone la cui unica colpa è quella di amare altre persone del proprio sesso? Passi per le ipocrite ramanzine contro l’evasione fiscale pronunciate, proprio in questi giorni, dal cardinale Caffarra, sarebbero anche belle parole se la chiesa non fosse, di fatto, una delle istituzioni più grandi del mondo tutelate al 100% da un punto di vista fiscale, ma come si può dire che Vendola, in quanto omosessuale, “pecca” molto di più di un uomo accusato dalla stessa ex moglie di andare con delle minorenni? Capisco che alla sua veneranda età monsignor Babini fatichi a comprendere che il mondo è cambiato ma cercare, infangando una persona solo per la propria omosessualità, di proteggere un vecchio leader su cui pesano pesantissimi capi d’imputazione mi sembra davvero imperdonabile.
Forse qualcuno dovrebbe dire a questo monsignore che l’amore del suo Dio dovrebbe valere per tutti/e.
Eterosessuali e omosessuali.
Se non capisce questa semplice regola allora, forse, è giunto il momento che si faccia da parte.
Marino Buzzi


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