
E’ vero, la situazione non è delle più facili anzi sembra che abbiamo imboccato un tunnel dal quale sarà difficile uscire. Purtroppo, la colpa non è ne di questo e ne di quello però chi sa come stranamente ci siamo finiti dentro con tutti i panni.
Ma con grande gioia e felicità abbiamo tante cose frivole da pensare, tipo come sistemare una soubrette, una velina, una presentatrice scarsa, un’attricetta scarsa, una che è una bella ragazza ed è disponibile, un fidanzato tradito, un amico lecchino, un fessacchiotto che fa sempre comodo insomma bella gente che se non si abbassasse a certi sotterfugi chissà cosa potrebbero fare.
Abbiamo già detto che il paese va a rotoli, anzi a rotoloni, e non c’era neanche il bisogno di dirlo è vita quotidiana vissuta sulla nostra pelle e i nostri comandanti che fanno? Niente e si fanno i fatti loro sistemando alla men peggio delle sconosciute ai posti di comando politico dove si fregano un sacco di soldi per non fare una mazza anzi una cosa la devono fare e cioè rallegrare il capo, nel senso più peccaminoso della parola.
E’ uno scempio essere governati da chi travolto da una marea di fango, che se non è fango è terriccio e quindi una sorta di verità deve averla, dice di non lasciare per amore del suo popolo.
A prescindere da destra, sinistra, centro, vie laterali e strade secondarie ma un minimo di rispetto nei nostri confronti ce l’hanno o forse è colpa nostra che non ci facciamo mai sentire e allora si credono padroni spartendo e ripartendo tutto a loro piacimento. Ministre femmine che non sanno nulla che non hanno un briciole di senso del dovere ma solo un senso del piacere. Palazzi storici trasformati in bordelli, vanti di ultra vecchi che intrattengono rapporti di ogni genere con ragazze disposte a tutto, con una moralità bassa, anzi quasi inesistente, che se potrebbero venderebbero l’anima al diavolo per qualche mazzetta di banconote. Io non mi riconosco in chi dice di governare per il nostro bene, di chi mi prende in giro, di chi rende più povero di un senza tetto mentre loro litigano per un posto in prima fila a strappare banconote pesanti alla faccia della povertà.
Ma va tutto bene dobbiamo sacrificarci per permettere al capo di continuare ad andare con le ragazzine e poi poterle sistemare in qualche ministero, consiglio regionale, sindaco da qualche parte. Si fa quel che si può e due giovani su tre non lavorava e quello che lavora è una meretrice del capo.
Ci era stato detto che il peggio era passato ma non ne siamo tanto convinti.
