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Il pene di Marte

Creato il 18 novembre 2010 da Sogniebisogni

Avanti Pop

È costato settantamila euro creare il falso storico dell’aggiunta di mani e pene al gruppo marmoreo di Venere e Marte, gentilmente «imprestato» dal Museo di Palazzo Massimo a Roma per decorare i sontuosi rituali di potere del Re Nano (sul cui impero non tramontano mai i raggi uva). Ora ovviamente ci si straccia le vesti e si discute sui reconditi significati psicologici di questa necessità di rimettere a posto un pene monco (o una mano mozza, che per la psicanalisi freudiana fa lo stesso).
La verità è che la maggior parte degli italiani, e fra questi sicuramente il Fesso d’Arcore, non sa che le integrazioni alle statue e agli edifici sono ormai considerate di cattivo gusto e anti-scientifiche in buona parte dell’Occidente (quel luogo mitico del quale si ergono spesso a guardiani nel governo). L’insegnamento dell’arte in Italia è un campo piuttosto negletto e antiquato e così si arriva all’assurdo di essere circondati da centinaia di oggetti d’arte senza riuscire a fruirli per mancanza di parametri culturali.
Certo non tutti hanno il potere assoluto del Nanarca che trasforma immediatamente a volontà la propria dispotica ignoranza in fattivi interventi di pessimo gusto, complicando ovviamente le cose. Grazie ad alcuni pendagli da forca comunisti laureati con lode che si aggirano a Palazzo Grazioli facendo i pulitori di sperma nelle regie toilette, siamo riusciti a carpire un elenco delle prossime integrazioni che saranno proposte (cioè ordinate) dal Re Nano al suo Smithers pelato, il meduseo ministro Bondi.

1) Rimettere i vetri e il tetto al Colosseo per poterlo adibire a spettacoli plautini interpretati dalla ex-troupe del Bagaglino con 50 girls nude 50. Non importa che il Colosseo non avesse il tetto originariamente, un tetto ci vuole, se no poi ci piove dentro e senza vetri alle finestre poi è inutile metterci l’aria condizionata per l’estate. Grande interesse di Pingitore per questo progetto.

2) Ricostruire tutte le case di Pompei con prefabbricati progettati da Bertolazzo e dalla Cricca, dotati finalmente di vasche Jacuzzi, docce, bidet e scarichi funzionanti. Le casette, alle quali saranno aggiunti affreschi erotici disegnati da giovani artisti prescelti dal Cainano, potranno essere affittate ai turisti e alle prostitute che vogliano esercitare in zona. Grande interesse dei palazzinari camorristi per questo progetto.

3) Asfaltare i canali di Venezia per favorire il transito di turisti legaioli che volessero scorrazzare in SUV sotto il ponte di Rialto. Finalmente si otterrebbero posti macchina decenti e un afflusso costante di turisti, eliminando tutto quel marciume e umidità. Grande interesse di Marchionne per questo progetto.

4) Ricostruire il Circo Massimo, in cemento, al posto di quel buco semivuoto dove i fricchettoni si vanno a fare le canne e La Rozza fa parcheggiare i carri armati per la parata del 4 novembre. L’enorme arena a cinque piani, con vista Tevere, potrebbe essere usata per corse delle bighe, a cavallo e a motore, oltre che per il futuro Gran Premio di Roma. Grande interesse di Alemagno per questo progetto.

5) Rimettere il Colosso di Nerone accanto al Colosseo. Alto 20 metri, tutto nudo e con una clava in mano. In mancanza di affidabili ritratti di Nerone si potrà prendere come modello il virile e sacro corpo del Capo del Governo, che finalmente coronerà il sogno di mostrare a tutti i suoi attributi. Girevole, snodabile e illuminato dentro, il Colosso Berluscone sarà il vanto del paese. Grande interesse di tutti i piccioni di Roma che ci vorrebbero cacare sopra.


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