La Cassazione, in una sentenza depositata oggi ha stabilito che le coppie omosessuali “non possono far valere il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio celebrato all’estero”, ma possiedono il “diritto alla ‘vita familiare’” e a “vivere liberamente una condizione di coppia” con la possibilità, in presenza di “specifiche situazioni”, di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”.
Gioia et tripudio! Dopo la stoccata dell’Europa di martedì scorso che si esprimeva contro quei paesi che mettono “in atto definizioni restrittive della definizione di ‘famiglia’ allo scopo di negare la protezione legale alle coppie dello stesso sesso e ai loro bambini”, questa sentenza tutta italiana è una bella sfanculata all’ondata omofoba della settimana passata che ha ricordato un po’ a tutti quanto faccia cagare la nostra classe politica, serva di dettami clericali più che superati.
Il problema è appunto questo: finché ci saranno questi determinati soggetti che trasversalmente poggiano le loro disgustose chiappe sulle poltrone del parlamento, l’Europa, la cassazione e anche Gesù Cristo in persona potrebbero dire quello che cazzo vogliono per favorire il riconoscimento dei diritti omosessuali senza che accada un benamato piffero di concreto.
Leggevo un bell’articolo a proposito scritto da Daria Bignardi sul Barbablog, soprattutto in risposta alle esternazioni di Angelino Alfano prima e Rosy Bindi poi degli ultimi giorni. Fondamentalmente mi trovo abbastanza d’accordo e credo anche io che le persone in netto contrasto con la spinosa questione del matrimonio omosessuale stiano lentamente diminuendo. Daria scrive:
“Ed ecco fatta la grande coalizione tra Pd e Pdl, tutti d’accordo su una cosa: «I gay in Italia non si sposeranno mai». Ma sarà davvero così? Sono davvero tanto sicuri di vivere ancora in un Paese che non vuole sentir parlare di matrimonio tra le persone dello stesso sesso?La verità è che tutto sta cambiando. Sarebbe bello poter dire che stiamo diventando migliori: non ho elementi per farlo se non l’affetto per il genere umano e per i più giovani, che sembrano sempre i più saggi. I ragazzi di oggi non crescono omofobi. I loro genitori, di qualunque appartenenza politica, invitano a cena parenti e amici omosessuali con i rispettivi compagni e compagne. Genitori di sinistra e di destra accettano – con qualche preoccupazione che svanisce nel tempo – le fidanzate e fidanzati dello stesso sesso dei loro figli”.
Ma poi, galvanizzato da questa teoria quasi quasi ci credo e mi ritrovo di leggere la notizia sul Corriere e vedere che più della metà dei commenti dei lettori sono incredibilmente di matrice omofoba:
E allora dove sta la verità? Quanto veramente sta cambiando? E soprattutto, se pure cambiasse tutto questo, qualcuno mai si ribellerrebbe per far approvare i matrimoni gay?
È tutto esclusivamente nelle mani della classe politica, perché ce la vedo poco la popolazione a lottare seriamente per questo argomento tanto da riuscirci.