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Il pensiero attuale: terremoto a Milano, paura e delirio al Nord!

Creato il 25 gennaio 2012 da Stregonestregato @ppstronzi

Allora, c’è da dire che casa mia, tanto caruccia, è poggiata su dei pilastri fatti di ricotta molla. Quando passa il tram, trema tutta la casa. Così quando passa l’autobus: sembra di stare sulle montagne russe. Senza contare che se corro per la cucina, facendo peso sui piedi a terra, il micro-onde decide di fare aerobica e i vetri delle finestre mi cantano una serenata. Questo per dire che in casa mia basta un minimo di movimento per avere l’impressione che ci sia un terremoto.

Ora, stamattina, mentre mi preparavo per andare a lavoro e cercando di evitare il vomito causato dalla voce di Alfonso Signorini al Signorini Show su Radio MonteCarlo, la finestra della mia camera da letto si è spalancata improvvisamente, lasciandomi basito dato che fuori non si muoveva una foglia. E poi? E poi basta. Ho preso le mie cose, messo sciarpa, giubbotto e guanti e sono sceso per recarmi a lavoro.

E per strada c’era il panico. Il terremoto! Il terremoto! Gente spaventata, persone che piangevano, tutti sconvolti. Ora, è mai possibile che io non abbia sentito niente? Casa mia traballa anche per la scorreggia della mia vecchiaccia di proprietaria che abita al piano sopra il mio e non ho sentito un cavolo. Quanto posso essere stordito da 1 a 10? Sicuramente un numero con molti zero, soprattutto alle nove del mattino. Però poi leggo i giornali, guardo twitter e mi rendo conto che sì, la scossa c’è stata, ma niente danni e niente di che. Sì, appunto, niente di che.

Ma qua pare manco che sia stata l’Aquila 2.0. Isterismo collettivo, scuole evacuate, gente impaurita. No, ma davvero, ma ce la fate? Cioè, quando vivevo a Napoli, sotto il Vesuvio, ad ogni scossa (abbastanza frequenti a dir la verità rispetto ad una zona come il Nord Italia) ballavamo con in più il bonus vulcano-che-non-esplode-da-un-secolo e ce ne fottevamo allegramente.


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