C’è poco da fare, quando si tratta di essere cretini, l’umanità riesce a palesare l’infondatezza del razzismo: voglio dire, tutto il mondo sa essere stupido allo stesso mondo, aldilà delle nazioni e delle etnie. Per questo motivo, infatti, i nostri cugini francesi ritireranno dalle strade le locandine del film di prossima uscita “Gli Infedeli” a seguito delle numerose polemiche sulla volgarità e sulla rappresentazione della donna come oggetto sessuale. Jean Dujardin, sulla cresta dell’onda in questo momento per aver interpretato l’incredibile The Artist, è subissato dalle critiche.
Ora, a parte che a me paiono simpatiche queste locandine, ma chi glielo spiega ai soliti politically correct che questi manifesti nascono per pubblicizzare un film ad episodi sull’infedeltà maschile e che di sicuro avrà un taglio ironico? Io non ci trovo niente di degradante, i maschi eterosessuali infedeli trattano le donne come oggetto, quindi quale sarebbe il punto? Che non possiamo vederlo in un’immagine allusiva? Che deve essere solo sottinteso? Piuttosto mi soffermerei sul messaggio del film, non tanto delle locandine.
Che poi sembra che a Parigi siano terrorizzati dal fatto che Jean Dujardin (sempre più bono) possa risentire di queste critiche e perdere l’ambito Oscar come miglior attore maschile. Non resta che sperare che gli americani si rivelino meno stupidi e puritani (beh, sì certo, come no e poi c’erano le marmotte che confezionavano la cioccolata) e limitarsi a giudicare Dujardin per la sua superba interpretazione in The Artist, avendo il buon gusto di decontestualizzarla dall’aver accettato di posare per tali locandine.