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Il pensiero creativo e l'arte ....

Creato il 01 ottobre 2012 da Gabrella
Il pensiero creativo e l'arte ....
Lynne Taetzsch - I flit through life -La creatività è il rifiuto dello spirito di lasciarsi confinare e comprimere entro norme rigide.Molte persone creative si vestono in modo eccentrico forse per questa istintiva ribellione agli schemi imposti, o per segnalare la loro indipendenza.Un pensiero positivo non è né una cosa schematica, né rigida o imposta. La ripetizione meccanica di una formula “magica” inventata da altri, difficilmente cambierà in meglio la nostra vita.Per cambiare davvero il nostro modo di pensare è utile che diventiamo “creativi”. Questo non significa necessariamente (ma neppure esclude) che ci verranno delle ispirazioni e aspirazioni artistiche di cui non sospettavamo l’esistenza. Tuttavia, qualunque lavoro facciamo e magari decidiamo di continuare a fare, qualunque sia il contesto generale della nostra vita, questa può acquisire maggior “colore”, più brio, una qualità davvero ben diversa e migliore, se il nostro pensiero sarà una creazione spontanea tutta nostra.Coinvolgere entrambi gli emisferi cerebrali nella formulazione di un pensiero diventa allora di estrema utilità. Così come diventa utile coinvolgere tutti i sensi, tutte le percezioni.Siamo abituati a “pensare i pensieri”, cioè a lasciarli esclusivamente allo stato larvale nella nostra testa? Ebbene proviamo a lasciare che si trasformino in bellissime farfalle. Impariamo a scriverli e a disegnarli …..Ritenete di non saper disegnare o non aver mai disegnato? Non importa! Anzi, forse è meglio, perché il vostro stile, personalissimo e unico, non ha ancora subito imposizioni.Ecco di seguito un esercizio per mettersi all’opera….Vi servono carta, matita o biro e possibilmente alcune matite o penne colorate.Ponete l’attenzione su un argomento che desiderate affrontare e portare verso una soluzione positiva.Scrivete il titolo o la domanda su un foglio. Vi si presenteranno delle parole e delle immagini magari ancora vaghe e apparentemente poco collegate al problema stesso.Scrivete ugualmente le parole chiave, nel colore che vi sembra esprimere meglio lo stato attuale delle cose. Di fianco mettete un colore che secondo voi esprime lo scopo da raggiungere, e una freccia dello steso colore.Se a questo punto vi viene spontaneo abbozzare con un disegno la forma del vostro desiderio o scopo, fatelo, sempre con il “colore del futuro”, e fate annotazione di tutte le parole e tutti i concetti che vi si presentano al proposito. Non occorre che questi siano scritti in sequenza orizzontale o verticale, anzi: assegnate loro intuitivamente uno spazio sul foglio, senza per ora valutarne l’importanza. Potete anche abbreviare, creare o scegliere dei simboli, dei vostri “geroglifici” personali.I singoli punti di questo insieme di parole, segni e disegni possono essere collegati tra loro per individuare una sequenza delle singole azioni da seguire, o l’ordine di importanza che attribuite loro.Un simile simbolo, magari colorato, potrebbe diventare un buon ancoraggio per ricordarvi regolarmente uno scopo, una meta da raggiungere, e i due emisferi cerebrali lavoreranno così insieme nella stessa direzione.

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