Il pensiero musicale – The flood, Take That

Creato il 13 giugno 2011 da Stregonestregato @ppstronzi

Ci riflettevo stamattina mentre, imbacuccato manco fossi a novembre, andavo a lavoro. Oggi il cielo è grigio e la pioggia scende copiosa: stamattina sono stato svegliato dallo scroscio incessante dell’acqua. Questo giugno è piuttosto umido e a tratti freddino, ma non so, non me ne dispiace veramente. Di solito ho sempre bestemmiato quando nei mesi caldi pioveva e non facevano i soliti 40° all’ombra che mi permettevano di andare sbracciato qua e là, ma adesso no, anzi. Quest’anno avverto molto meno quel bisogno di calore sulla pelle.

E mentre facevo il percorso per andare a lavoro, con l’ombrello, la pioggia, i fari delle macchine, il caos, le pozzanghere, il giubbino, il maglioncino e la camicia sotto, m’è uscita sull’ipod The Flood dei Take That. Questa canzone mi ha accompagnato per tutto l’inverno, ha fatto da colonna sonora, assieme all’album Progress, alle mie prime esperienze lavorative, i miei primi fallimenti e soddisfazioni personali, al Natale, alla voglia di un nuovo anno pieno di speranze,, al desiderio di stare con la mia famiglia, e soprattutto alla pioggia, al grigio e al tragitto casa-lavoro. Una serie di sensazioni e atmosfere che, con il sole primaverile e il cambio di musica sul mio ipod, erano scomparse. Oggi, invece, sono riapparse anche solo per un attimo e per me che vivo di nostalgie, è inebriante.

P.S. Tra l’altro proprio oggi dovrebbe uscire Progressed, l’album riveduto e corretto con 8 nuove tracce. Speriamo bene.
“Standing on the edge of forever, at the start of whatever, shouting love at the World. When the thunder turns around, they’ll run so hard we’ll tear the ground away.”


 


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