Pianta erbacea perenne, originaria dell’America centrale, il peperoncino è ampiamente utilizzato in cucina per insaporire salse, sughi, carni, formaggi, salumi. E' una spezia salutare, che contiene un lungo elenco di sostanze benefiche: vitamina A, B2, E, K2, P, PP, e C (in quantità decisamente superiore agli agrumi) sali minerali...La molecola responsabile dell'effetto piccante è la capseicina, un alcaloide che reagendo con alcuni recettori presenti sulla lingua è in grado di provocare la tipica sensazione di bruciore.
L’azione più conosciuta del peperoncino e quella vasodilatatrice ed emodinamica. Inoltre risulta particolarmente efficace nello stimolare la vitalità dei tessuti ed attivare il circolo venoso e capillare, utile per abbassare la pressione, per regolare l’intestino, nei reumatismi e nell’artrosi. Grazie alle sue proprietà antiossidanti impedisce la putrefazione intestinale e sembra che inibisca la sensazione del dolore nei processi infiammatori. Assunto giornalmente in modo moderato nei cibi, riduce l’incidenza di patologie tromboemboliche, caratterizzate dalla formazione di coaguli nel sangue in quanto ha un’azione fibrinolitica, e favorisce la digestione, stimolando la secrezione gastrica. E’ controindicato per chi prende farmaci anticoagulanti o è soggetto ad emorragie.
Romano Ravaglia