Il pericolo pubblico urbano numero uno

Da Punzy

Voi dovete sapere che qua nel mio quartiere abita il pericolo pubblico numero uno, l’insidia più insidiosa di tutta l’Urbe: la signora Paola.

La signora Paola ha 84 anni, è mezza cieca e porta delle lenti spessissime, sulle quali tiene appoggiati gli apparecchi acustici, perché è completamente sorda e pure con gli apparecchi non è che ci sente tanto.

Questo non scoraggia la signora Paola, che è ancora in forma e arzilla e guida la macchina, piglia la macchina pure per fare 30 metri; la piglia e si piazza in mezzo alla strada a trenta all’ora, poi per esempio passa davanti ad un fruttivendolo, le viene voglia di mele, ferma la macchina in mezzo alla strada e si va a comprare le mele, poi gia che c’è attacca bottone col fruttarolo e si fa dare pure tre banane, ma solo se sono buone però e quando entri dentro la frutteria per ucciderla perché tu vuoi passare per andare a casa lei ti guarda perplessa e dice ma che cha stà città che vanno tutti de fretta, guarda qua che mele che me so comprata, tiè pigliatene una pure tu che te fa bene

E così non la uccisi, perché non puoi uccidere una che ti regala una mela mentre la stai insultando; non puoi uccidere una vecchina così, è peccato, fa karma cattivissimo che muori e rinasci dorifera della patata, non si fa

Però mi auguravo di non rincontrarla mai più e invece ho scoperto che la signora Paola ha un negozio di maglieria nel quartiere, uno di quei negozi che passi davanti alla vetrina e ti chiedi chi mai possa comprare quelle cose: tutte le vecchie del quartiere comprano li,sono cinquant’anni che comprano lì perché non è che ormai possono cercarsi un altro negozio e poi è tutta roba italiana, mica cinese.

E quindi davanti al negozio c’è sempre questo nugolo di vecchie e la signora Paola spesso e volentieri esce e se ne va a prendere il caffè al bar e gli dice serviteve da sole io me devo piglià er caffè e la cosa assurda è che nessuno si ruba mai niente. Poi la signora Paola tiene questo vizio che pure se non ti ha mai vista né conosciuta né scambiato mai una parola con te se ti incrocia per strada ti mette in mano il suo supercellulare SAMSUNG non so che modello è, comunque strafichissimo, e dice urlando, perché non ci sente bene: me chiami a Natalia? Che io stò cellulare nun lo capisco, cha i numeri troppo piccoli. Spero che mai un ladro passi davanti alla signora Paola, perché il supersamsung sparisce in un momento.

La signora Paola, inoltre, ci tiene moltissimo al suo aspetto fisico e quindi va dal parrucchiere una volta alla settimana per la messa in piega e quindi quando io sabato mattina l’ho vista arrivare si capisce che gia sapevo che le avrei dovuto chiamare Natalia; e infatti la signora giovialissima saluta tutti, appende la giacca su un casco, strilla che lei si deve fare il colore e mi da il cellulare perché dice che non sa cos’ha fatto ma adesso il cellulare non chiama più nessuno ed è un problema, perché deve chiamare sua figlia

Il cellulare era semplicemente spento, ci sono però voluti venti minuti per spiegare alla signora Paola che bisognva inserire il PIN e poi altri venti minuti per chiamare la figlia della signora Paola dal fisso del parrucchiere perché la signora Paola non se lo ricordava. Finalmente viene il suo turno, la parrucchiera la placca, la fa sedere e le mette l’asciugamano sulle spalle. La signora si toglie gli occhiali e si fa passare buona buona il colore. Senza occhiali, la signora è cieca e sorda, visto che i cornetti acustici sono sulle stanghette e si potrebbe pensare che la temporanea assenza dei due sensi principali sia per lei un momento di smarrimento e di silenzio; si potrebbe pensare ma non lo è: sistemato il colore, la signora riprende amabilmente a conversare con un manichino, senza stupirsi affatto della mancanza di risposte; ed ecco che le squilla il cellulare. Qualunque persona di buon senso non avrebbe risposto, essendo cieca e sorda; avrebbe atteso di rientrare in possesso dei suoi sensi e poi, al limite, provare a richiamare.

Ovviamente, invece, la signora Paola risponde ma per avvertire il suo interlocutore che non capirà un’acca della conversazione urla subito nel ricevitore: PRONTO? PRONTO? CHI E’? SO’ SORDA, SO’ SORDA NUN TE SENTO e riaggancia.

Poi mi porge il cellulare: chi era? Guardo il telefono, ultima chiamata: Era Enzo

Enzo chi?

E che ne so signò?

Mi fijio?

Si chiama Enzo suo figlio?

No, Vittorio

Vabbè


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Altro giro, altra corsa!

    Sono tornata.Premetto che non ho il tempo per "grattarmi la testa", ma ho voglia di aggiornare un po' il blog.Come sapete sono stata a Lampedusa, mia personale... Leggere il seguito

    Il 17 aprile 2014 da   Giovanna
    DIARIO PERSONALE, RACCONTI, TALENTI
  • ***una giornata Tipo***

    Quest'oggi, un po' polemizzante,vi porto in una mia giornata.Arrivo nella via del negozio e la città si trasforma in una giungla, gli animali ci sono proprio... Leggere il seguito

    Il 24 marzo 2014 da   Futura
    DIARIO PERSONALE, RACCONTI, TALENTI
  • crisi internazionale

    chi mi segue su Daisuki sa che guardo molti dorama (sceneggiati televisivi) giapponesi e coreani. entrambi questi paesi hanno una cinematografia molto viva dell... Leggere il seguito

    Il 11 marzo 2014 da   Guchippai
    TALENTI
  • What Winter Olympics mean to me / Cosa sono le Olimpiadi invernali per me

    1) Waking up at 5 am to watch the biathlon, even if you have to work in the late afternoon. No Italians attending it, but it doesn’t matter. 1) Svegliarsi alle ... Leggere il seguito

    Il 24 febbraio 2014 da   Eraniapinnera
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • 288° giorno – Entropia #1

    Scrivo ‘#1′ perché il titolo mi piace…e pure l’argomento e so che ne voglio parlare ancora e ce ne sarà un altro…e l’ho pure scritto dopo la fine del... Leggere il seguito

    Il 10 febbraio 2014 da   Ayertosco
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • [Look... This is Just me!] La Famiglia al Completo

    Son caduto in tentazione... del resto, a parte il prezzo proibitivo, era diventato un prodotto maturo e capace di catturare la mia attenzione. Leggere il seguito

    Il 04 dicembre 2013 da   Gloutchov
    DIARIO PERSONALE, OPINIONI, TALENTI