Andriy Sheva Shevchenko Non Va è ucraino, anche se il cognome non lo lascia intendere. Andriy Sheva Shevchenko Non Va è salito all’onore delle cronache nel 1997, quando nella Dinamo Kiev segnò 228 gol in 5 partite e mezza. Da Kiev a Milano il passo è corto, soprattutto se hai le gambe del giornalista Rai Alessandro Antinelli che è alto come Enrico Varriale preso per lunghezza, Galeazzi preso per larghezza e la testa di Mario Mattioli messe una sopra l’altra. Arrivato al Milan, Andriy Sheva Shevchenko Non Va diventa simpatico a tutti, anche se nei primi mesi a causa del suo carattere timido viene impiegato come badante ucraino di Billy Costacurta. Andriy Sheva Shevchenko Non Va prende sempre più confidenza con l’ambiente, tanto che si mimetizza tra i capelli di Galliani.
Andriy Sheva Shevchenko Non Va ha come sua vittima preferita l’Inter: nei derby segna 148 gol in 12 partite, e si ciula anche 27 tra fidanzate e mogli dei giocatori nerazzurri, specialmente di quelli più belli e affascinanti, da Bruno Cirillo a Mohammed Kallon. I tifosi dell’Inter festeggiano come se fosse uno scudetto la sua cessione al Chelsea, ma Andry Sheva Shevchenko Non Va torna al Milan per qualche mese quando ormai è sul viale del tramonto. Sì, perché lui esce di casa solo verso il tardo pomeriggio. In quei mesi torna a fare il badante ucraino, questa volta di Seedorf. Poi Andriy Sheva Shevchenko Non Va torna in Ucraina. Contro la Svezia si realizza la sua Epifania. Ma sua moglie non è una Befana. Ed è gol.
Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti